In questa guida spieghiamo come diventare amministratore di condominio e vediamo cosa fa e quanto guadagna un amministratore di condominio.
Esistono professionisti che sono particolarmente apprezzati dai loro clienti e dalle aziende, e poi esistono professionisti che sono spesso al centro dell’occhio del ciclone, che vengono visti più che altro come un male necessario, ecco che l’amministratore di condominio fa parte di questo insieme di professioni discusse. Spesso, infatti, finisce al centro di dispute con i condomini che rappresenta, è costretto a mediare litigi interni al condominio, e non di rado viene accusato di sviste, mancanze, se non addirittura truffe ai danni degli stessi condomini. Questo avviene perché, sostanzialmente, è lui che riscuote i pagamenti in merito alle spese condominiali, dunque viene visto alla stregua di un vero e proprio esattore delle tasse, e gli esattori, come sicuramente saprai, non sono mai visti positivamente. Eppure, questa è una professione che merita rispetto.
Come ti abbiamo già anticipato poco sopra, l’amministratore di condominio può essere inteso come un vero e proprio organo esecutivo, che agisce in vece dei condomini che lo hanno nominato, e la cui nomina è obbligatoria. In questo caso va fatta una prima, importantissima precisazione, l’amministratore di condominio può essere un vero professionista esperto di questo lavoro, dunque esterno al condominio, oppure semplicemente un condomino che dimostra di avere le capacità necessarie e che, per questa ragione, viene eletto all’interno dagli altri condomini. Noi non tratteremo questa figura, ma parleremo dell’amministratore di condominio che lo fa per professione, i compiti dovrebbero essere teoricamente gli stessi in entrambi i casi, ma vengono quasi sempre svolti con dovizia e qualità solo dall’amministratore condominiale che ha scelto di farlo per lavoro.
Indice
Cosa Fa l’Amministratore di Condominio
I compiti dell’amministratore di condominio sono davvero numerosi, e richiedono delle spiccate capacità professionali, soprattutto in campi come quello economico, commerciale e fiscale. Detto questo, è possibile elencare gli adempimenti dell’amministratore di condominio partendo proprio dal lato fiscale, è lui che deve tenere i registri contabili del condominio, dunque è lui che deve annotare qualsiasi spesa o entrata interna, e questo oggi avviene tramite programmi informatici appositi. Nel farlo, questa figura deve anche conservare tutta la documentazione, per una questione di tracciabilità e di trasparenza del suo operato, dato che deve sempre renderne conto ai condomini che l’hanno eletto come loro organo esecutivo, in questi rapporti entreranno documenti non solo relativi alla fiscalità dello stabile, ma anche rapporti relativi alle condizioni strutturali del condominio, ai lavori effettuati e ovviamente tutti i documenti relativi alle riunioni condominiali.
Già da queste poche informazioni si evince che quello dell’amministratore di condominio è spesso un lavoro molto faticoso, che richiede un’attenzione particolare e che, nonostante questo, finisce spesso al centro di lamentele. Basti per esempio pensare ai lavori di ristrutturazione o all’ingaggio del giardiniere, una spesa che alcuni tollerano, e che altri non sono mai disposti ad affrontare. Eppure, il suo è un ruolo di potere, e le decisioni prese dall’amministratore rappresentano un obbligo per i condomini che lo hanno assunto, a patto che vi sia maggioranza di opinione, un condomino in disaccordo può sempre fare ricorso e rimettere tutto in discussione in assemblea. Di fatto, l’amministratore professionista è anche un mediatore che deve comunicare e riuscire a fare concordare decine di teste, una missione spesso al limite dell’impossibile. Sempre per trasparenza, un amministratore apre sempre un conto corrente intestato al condominio, ed effettua ogni operazione finanziaria tramite esso.
Ma i compiti dell’amministratore di condominio proseguono. Per esempio, è suo dovere riscuotere le somme di pagamento relative alle spese condominiali dai condomini morosi, fino al punto di forzarle richiedendo l’intervento di un giudice. Va poi specificato che l’amministratore di condominio interviene anche nel caso di liti interne, quando ci sono dei litigi fra condomini, è lui a dovere intervenire per pacificare la situazione. Oltre alla contabilità, l’amministratore di condominio deve anche gestire i rapporti con le ditte esterne che vengono ingaggiate per i lavori, questo vale, per esempio, per la gestione del giardino, per la manutenzione di servizi, impianti e ascensori, per i lavori fognari, per il satellite, per l’irrigazione. Risulta essere lui che si occupa dei preventivi, e risulta essere sempre lui a vigilare sulla corretta esecuzione dei lavori. Può anche comminare delle sanzioni a danno dei condomini che si sono macchiati di violazione del regolamento condominiale, che sarà lui stesso a redigere, in accordo con i condomini.
Come Diventare Amministratore di Condominio
Per diventare amministratori di condominio non serve alcuna laurea, nonostante sia consigliata, basta il semplice diploma per ottenere il diritto di accesso al corso di amministrazione condominiale, obbligatorio da sostenere. Ma esistono comunque dei requisiti che deve possedere, deve avere la fedina penale pulita, e vantare una storia creditizia presso le banche impeccabile. Ma torniamo alla procedura per diventare amministratori, i corsi di amministrazione condominiale devono essere sempre proposti da un ente del settore, come per esempio l’ANAMMI e l’ANACI, il costo del corso si aggira intorno a 500 euro. Alla fine del corso, l’aspirante amministratore dovrà superare un esame che verte, appunto, sulle diverse materie studiate durante la formazione specifica.
Va comunque specificato che il superamento dell’esame non prevede l’iscrizione ad un albo professionale, semplicemente perché non esiste un albo degli amministratori, di fatto, il diploma come amministratore serve esclusivamente come garanzia di affidabilità. Va poi specificato che anche i docenti di cattedra presso le università e scuole pubbliche o private possono ottenere da subito la possibilità di diventare amministratori condominiali, a patto di soddisfare certi requisiti in merito alle materie insegnate. Per chiudere questa sezione, devi sapere che la suddetta figura è obbligata all’apertura della Partita IVA, e ogni anno deve sostenere un corso di aggiornamento per appropriarsi di tutte le novità in termini di legge.
Quanto Guadagna un Amministratore di Condominio
Risulta essere davvero difficile stimare un guadagno medio per gli amministratori di condominio, per via del fatto che la remunerazione annua del professionista può variare sensibilmente in base al portafoglio di stabili che rappresenta come organo amministrativo, in altri termini, più condomini figurano come suoi clienti, più si alzano i suoi guadagni. Va poi aggiunto che non esistono misure fisse per determinare la retribuzione derivante da un singolo condominio, che potrebbe essere anche molto bassa, ma in genere si attesta sui 200 euro al mese. In ogni caso, la retribuzione per condominio dipende anche dal numero di unità abitative, generalmente, viene calcolata una quota di circa 60 o 70 euro per abitazione, dunque molto dipende anche dalle dimensioni complessive dello stabile. Stando ai dati riportati da ANAMMI, un condominio di circa 20 unità porta una retribuzione media di circa 5000 euro annui, con una media mensile di 220 euro. In base ai dati riportati, è evidente che chi lo fa per professione, potendo vantare diversi stabili in portafoglio, può arrivare anche a cifre molto interessanti.