In questa guida spieghiamo come diventare notaio e vediamo cosa fa e quanto guadagna un notaio.
Oggi siamo sempre più spesso abituati a sentire parlare di nuove professioni e di lavori legati al digitale, che 10 o 15 anni fa nemmeno esistevano. Nonostante il chiaro successo di queste recenti figure lavorative, esistono ancora mestieri antichi di grande prestigio sociale, la cui presenza è indispensabile per garantire il funzionamento dei meccanismi della nostra società. Tra queste figure troviamo il notaio, un mestiere comparso durante l’Antico Romano Impero e ancora oggi determinante per assegnare validità giuridica ai contratti di qualsiasi genere.
Il notaio è un esperto di giurisprudenza ed un supervisore, si tratta della figura la cui presenza è indispensabile per garantire la validità di contratti o negozi giuridici, in quanto assiste alla stipula dei suddetti da parte dei due firmatari, accertandosi che il contratto in essere non contenga clausole poco corrette o sconosciute ad uno dei due contraenti. Spesso, però, è lo stesso notaio a elaborare l’atto notarile, dunque ad occuparsi in prima persona del contratto o del negozio, in questo caso le operazioni diventano molto più complesse, dato che l’esperto deve raccogliere tutte le informazioni o richieste da parte dei richiedenti, formularle in forma scritta, inviarne una bozza ed eventualmente correggerla, per poi procedere agli atti della firma.
Quando il contratto è preparato da terze parti, invece, il notaio ha il compito di esaminarlo con la massima attenzione, garantendo a entrambi i firmatari la correttezza e spiegando il contenuto in modo oggettivo. Anche se il notaio viene assunto da uno dei due firmatari, infatti, non può e non deve agire per conto di esso, ma deve essere sempre imparziale.
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Cosa Fa il Notaio
Le operazioni svolte dal notaio sono tantissime. Seguendo la procedura classica, il notaio prima fornisce una consulenza alle due parti che vorrebbero stringere un accordo, spiegando le soluzioni più adatte sia da un punto di vista civile che fiscale, e cercando di raggiungere un compromesso che possa andare bene ad entrambe, chiarendo ovviamente i costi dell’operazione. Successivamente, il notaio prepara una bozza del contratto dopo essersi informato e avere studiato puntigliosamente la situazione. Quando la bozza viene accettata, redige gli atti, riunisce le parti e assiste alle loro firme, prima di firmare in prima persona il negozio o contratto. Infine, è ancora una volta il notaio ad occuparsi della registrazione degli atti, da sottolineare che, con la sua firma, il notaio diventa responsabile del contenuto degli atti stessi.
Va poi specificato che l’intervento di un notaio può essere richiesto anche in altre circostanze, per esempio come semplice consulenza, senza un impegno pratico, oppure per la redazione di atti privati che, per natura, non richiedono la sua firma. In questi casi, il notaio diventa un vero esperto del quale i clienti sanno di potersi fidare per via della sua professionalità.
Infine, occorre specificare quali sono le sue responsabilità, quando un notaio firma un atto, diviene il responsabile da un punto di vista civile, dunque garantisce che il contratto non violi alcuna norma e non leda la tutela dei firmatari. Al contrario, il notaio non è ovviamente responsabile di una eventuale convenienza economica sbilanciata verso una parte piuttosto che un’altra.
Come Diventare Notaio
La procedura per diventare notaio non è semplice, anzi, si tratta indubbiamente di uno dei percorsi didattici che richiedono maggiore studio e impegno, proprio per via dell’importanza che ricopre questa figura professionale, e delle responsabilità che derivano dalla firma dei contratti.
Per rima cosa bisogna conseguire una laurea in giurisprudenza, possibilmente iscrivendosi ad un indirizzo notarile, nonostante questo non sia obbligatorio, assicura una maggiore conoscenza in questo ambito.
Successivamente al conseguimento del titolo di studio, il laureato deve fare richiesta presso il Consiglio Notarile del proprio distretto per ottenere la possibilità del praticantato presso uno studio di notai, che dovrà certificare la pratica notarile del candidato, al quale verrà anche chiesto il pagamento di una tassa. Il periodo di pratica notarile presso lo studio dura 18 mesi, con la consegna di un certificato di frequenza firmato dallo studio ogni 60 giorni. Da sottolineare che la legge consente di fare richiesta di praticantato anche 6 mesi prima del conseguimento della laurea, un fattore che può aiutare a velocizzare i tempi.
La pratica notarile non è solamente obbligatoria per legge, ma è anche una tappa importante per il percorso didattico del futuro notaio, in quanto gli permette di avere un impatto concreto con questa professione e di apprenderne i rudimenti seguendo chi la svolge già in modo professionale da diversi anni. Come avviene in molti casi, il praticantato è quel momento che trasforma le competenze teoriche acquisite durante la laurea in competenze pratiche. Alla fine della pratica notarile, il candidato dovrà poi presentare al Consiglio un documento che certifichi la chiusura.
Una volta conseguita la laurea e portata a compimento la pratica notarile, il futuro notaio ha finalmente la possibilità di iscriversi al concorso per notai, che viene indetto annualmente e che si tiene a Roma, si tratta di un momento molto impegnativo e stressante, perché la concorrenza è molto alta e la commissione molto severa, dato che sono richieste conoscenze fiscali e giuridiche molto elevate da parte del candidato. Il concorso si svolge attraverso una prova scritta e successivamente una prova orale.
La prova scritta prevede un triplice esame da svolgersi in tre giorni, e verte sulla redazione e sulla giustificazione di atti particolari, il totale del punteggio è di 150 punti, mentre il minimo per accedere alla prova orale è di 105. Una volta superato lo scritto, il candidato può accedere all’orale, anche in questo caso si tratta di tre prove da svolgere di fronte alla commissione. In realtà questo è un passo più semplice, perché la reale selezione avviene soprattutto durante le tre prove scritte. Infine, i vincitori del concorso ottengono l’assegnazione di una sede notarile ed il diritto dovere di avviare entro 90 giorni uno studio nella suddetta sede.
Quanto Guadagna un Notaio
Quella del notaio è una figura particolarissima, in quanto si tratta di fatto di un libero professionista, questo significa che quantificare il guadagno di un notaio è una missione molto difficile, dato che varia sensibilmente da caso a caso. In ogni caso, stando ad un’indagine del Sole 24 Ore i notai in Italia guadagnano una media di 20.000 euro al mese, con casi limite che vedono alcuni notai superare persino i 200.000 euro al mese, in base alla loro fama ed esperienza. Appare chiaro che un notaio può arrivare a guadagnare cifre molto elevate e decisamente superiori anche agli avvocati di successo, il motivo è dovuto al fatto che il notaio, firmando un atto, diviene responsabile in termini civili, dunque necessita di possedere delle competenze notevoli.