In questa guida spieghiamo come diventare agente di commercio e vediamo cosa fa e quanto guadagna un agente di commercio.
L’agente di commercio è una delle figure professionali più diffuse nel nostro Paese, soprattutto per una serie di caratteristiche che la rendono una figura indipendente e operante solo in una determinata zona del territorio. Di fatto, poi, le possibilità di crescita professionale come agenti di commercio sono molto elevate, e dipendono soprattutto dalla capacità di questo professionista di trovare nuovi clienti, di fare rete e di aumentare gli introiti dell’azienda per quale lavora, così da ottenere percentuali superiori sulle vendite. Oggi vedremo dunque chi è l’agente di commercio, cosa fa, come diventarlo e quanto può arrivare a guadagnare.
L’agente di commercio è un professionista legato ad una o più aziende, tramite un contratto di agenzia che prevede il procacciamento dei clienti e la chiusura dei contratti di vendita. Si tratta quindi di un intermediario, che non ha voce in capitolo sul contratto o sull’accordo stipulato tra le due parti, in quanto il suo unico compito è fare da tramite sul territorio tra l’azienda che vende un prodotto o fornisce un servizio ed il potenziale cliente interessato al suo acquisto.
Inoltre, bisogna sottolineare il fatto che l’agente di commercio viene legato all’azienda con contratto di agenzia citato in precedenza, questo contratto assicura un impegno stabile ma non continuativo, in quanto l’agente di commercio è libero di stabilire quando e come lavorare. Non è vincolato da orari lavorativi prefissati dall’azienda che lo ha assunto. L’unico vero obbligo previsto dal contratto di agenzia è il lavoro in esclusiva, questo significa che un agente di commercio non può operare per aziende concorrenti.
Indice
Cosa Fa l’Agente di Commercio
L’agente di commercio contatta i clienti che potrebbero essere interessati all’acquisto di un prodotto o servizio fornito dall’azienda che egli in quel momento rappresenta sul territorio. Va comunque specificato che questa figura professionale non può e non deve essere confusa con i semplici procacciatori o rappresentanti, considerando che si tratta di un lavoro decisamente più specifico e complesso, e che richiede dunque competenze superiori alla norma.
L’agente di commercio, dunque, lavora per aumentare i profitti dell’azienda che rappresenta, cercando di chiudere nel migliore dei modi i contratti di vendita forniti dalla stessa. Da specificare che questo professionista non chiude i contratti, ma si limita a creare un ponte di comunicazione tra i due soggetti. Il suo guadagno viene rappresentato da una provvigione che gli viene consegnata alla chiusura della vendita. Infine, bisogna sottolineare il fatto che l’agente di commercio può rappresentare l’azienda solo all’interno di una specifica zona di competenza, all’interno della quale può però muoversi in totale autonomia.
Va fatta una precisazione su questa figura professionale, esistono infatti diverse tipologie di agenti di commercio.
Agente di commercio monomandatario
L’agente di commercio monomandatario opera in esclusiva per una determinata azienda e su un determinato territorio, all’interno del quale si occupa della promozione dei contratti commerciali. Di fatto, rappresenta una vera e propria estensione dell’azienda sul territorio.
Agente di commercio plurimandatario
L’agente di commercio plurimandatario, al contrario di quello monomandatario, può rappresentare più aziende sul territorio e promuovere dunque diversi prodotti o servizi. Questa figura professionale somiglia ad un vero e proprio imprenditore con una propria attività di promozione, mentre nel caso precedente l’agente di commercio somiglia più ad un dipendente di un’azienda, anche se il contratto di agenzia, come visto, lo pone nella posizione di lavoratore autonomo.
Agente di commercio con deposito
L’agente di commercio con deposito è una particolare tipologia di professionista che non si occupa esclusivamente della promozione commerciale di un prodotto, ma anche della conservazione e della consegna al cliente. In questo caso, il deposito deve essere sempre comunicato e registrato presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
Come Diventare Agente di Commercio
Per iniziare, a livello di titoli di studio, non è espressamente richiesta la laurea. Questo significa che anche un diploma di scuola superiore con indirizzo commerciale consente l’iscrizione al corso professionale, anche se per cogliere le opportunità migliori è sempre consigliabile essere in possesso di una laurea in economia. Per quanto concerne la procedura burocratica, trattandosi di libero professionista, l’agente di commercio deve aprire Partita Iva.
Il professionista deve poi iscriversi presso il Registro delle Imprese inviando una segnalazione certificata di avvio attività, SCIA, che deve contenere il contratto di agenzia, la documentazione sui requisiti e titoli di studio conseguiti e l’iscrizione al Ruolo di agente di commercio. Inoltre, da sottolineare il fatto che per diventare agenti di commercio bisogna anche possedere minimo 2 anni di esperienza in ruoli come piazzisti o addetti alle vendite. Infine, va anche specificato che la legge impedisce di fare gli agenti di commercio nel caso siano presenti anche contratti come dipendenti di società, enti o associazioni.
Quanto Guadagna un Agente di Commercio
Per iniziare, bisogna avere chiaro un concetto, l’agente di commercio non ha generalmente un fisso, ma guadagna spesso una percentuale sul fatturato relativo alla vendita di un certo prodotto o servizio. La percentuale può variare in base a diversi fattori, ma deve essere sempre e comunque riportata all’interno del contratto di agenzia. Va fatta un’ulteriore precisazione, l’agente monomandatario guadagna esclusivamente sulle percentuali di vendita di un’azienda, mentre quello plurimandatario somma le diverse provvigioni relative alle vendite di prodotti o servizi di più aziende, che in ogni caso non devono mai operare nello stesso settore o essere in concorrenza.
Riprendendo il discorso fatto poco sopra, la percentuale non è comunque l’unica modalità di pagamento, non è infatti raro che l’agente richieda un fisso mensile per l’avvio dell’attività, detto Minimo garantito, del tutto indipendente dalle provvigioni e per un massimo di sei mesi. Esiste poi una sorta di via di mezzo, chiamata Anticipo provvigionale, in cui l’anticipo è dipendente dalle provvigioni previste, e nel caso in cui queste fossero inferiori a quanto richiesto dall’azienda su base trimestrale, si agisce con uno storno. Infine, va anche sottolineata la possibilità per l’agente di commercio di ricevere un rimborso spese.
Essendo un libero professionista, non è facile stabilire guadagno annuo che valga per tutti. In genere, un agente di commercio deve arrivare a guadagnare circa 50000 o 60000 euro l’anno perché, una volta tolte le tasse, le spese ed i contributi, la somma guadagnata viene ridotta della metà circa, dunque 25000 o 30.000 euro annui. Ovviamente le potenzialità di guadagno di questa figura dipendono dalle sue capacità di vendita e dalla sua bravura nel gestire più contratti di agenzia in contemporanea, nel caso dell’agente plurimandatario.