In questa guida spieghiamo come diventare agrotecnico e vediamo cosa fa e quanto guadagna un agrotecnico.
In ambito ambientale, sono diverse le professioni che oggi vantano numerose richieste nel mondo del lavoro, e che sono destinate a crescere ancora nei prossimi anni. Ma non tutte sono da considerarsi nuove o comunque rivoluzionarie, alcune di esse, infatti, sono figure professionali presenti in Italia da diverse decadi. Figure che sicuramente, con la rinnovata attenzione nei confronti dell’ambiente conosciuta in questi anni, sono state ampliate e rese più complesse rispetto al recente passato. Ma che nonostante tutto rimangono ancora fedeli alle loro tradizioni. Tra queste, troviamo tutti i mestieri legati al settore dell’agraria e del forestale.
L’agrotecnico, come dice la parola stessa, è un esperto di tecniche agricole. In sintesi, si tratta di quella figura professionale che in primo luogo ha il compito di gestire, amministrare e persino dirigere le imprese e le cooperative che lavorano nel settore agrario, nello specifico, di quelle che si occupano di produzione e di commercializzazione di prodotti legati ai settori zootecnici o alimentari. Va anche specificato che generalmente l’agrotecnico lavora con le PMI, e quasi mai con le multinazionali, che hanno invece dei veri e propri uffici che si occupano di questo aspetto, oltre che un management. Va inoltre specificato che esistono due tipologie di agrotecnici, le quali si differenziano in base al titolo di studio conseguito, gli agrotecnici e gli agrotecnici laureati. Ma questo discorso avremo modo di sviscerarlo quando parleremo di come diventare un agrotecnico.
Volendo approfondire chi è l’agrotecnico, invece, è bene sottolineare che ci troviamo davanti ad una professione ufficialmente riconosciuta dallo Stato italiano, Codice Civile, articolo 2229, questo significa che per esercitare questa professione nei confini della legalità, l’agrotecnico deve essere riconosciuto e dunque iscritto all’albo professionale, nello specifico presso il registro dell’Albo del Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati. Va poi specificato che l’elenco delle competenze dell’agrotecnico è molto vasto, e non è mai semplice riassumere tutti i compiti ai quali deve fare fronte. Anche per via del fatto che, negli ultimi anni, la lista è andata espandendosi, di pari passo con la crescita delle attenzioni nei confronti del settore agrario e delle professioni ad esso legate.
Indice
Cosa Fa l’Agrotecnico
Per iniziare, come abbiamo già specificato poco sopra, l’agrotecnico è colui che si occupa della gestione e della conduzione di tutte quelle aziende operanti nei settori alimentari e zootecnici, questo ovviamente include tutte le imprese che si occupano di produzione di cibi vegetali, come gli orti e gli agrumeti, e le aziende che si occupano di allevamenti e di produzione oltre che di vendita di prodotti di natura animale. Inoltre, l’agrotecnico potrebbe anche gestire ed amministrare una cooperativa, e non necessariamente un’azienda. Questo significa che per svolgere il lavoro di agrotecnico non basta studiare, ma bisogna necessariamente possedere delle doti e delle qualità specifiche. Questa figura, infatti, deve per forza di cose apprezzare la natura e le scienze ad essa collegate, oltre al lavoro all’aperto, dunque sul campo. Inoltre, deve anche possedere quelle qualità necessarie per gestire un’azienda, dunque deve sapere prendere decisioni importanti, che siano frutto di una riflessione su quelli che sono gli obiettivi di un’impresa. Ma deve anche avere un’ottima predisposizione per le relazioni in ambito sociale.
Vediamo quali sono i compiti dell’agrotecnico e di cosa si occupa, andando oltre quanto visto fino a questo momento. Questo specialista deve essere anche un esperto contabile dato che, occupandosi della gestione dell’impresa, deve essere in grado di tenere la contabilità dell’azienda, leggere i numeri del bilancio, e dunque operare di conseguenza. Tra le altre cose, l’agrotecnico deve anche sapersi muovere nei meccanismi burocratici, dunque conoscere tutte le pratiche e sapere compilare correttamente un contratto agrario. Risulta essere anche un tecnico esperto, quindi tra i suoi compiti si trova pure quello di fornire assistenza quando richiesto, questo potrebbe accadere nel comparto tecnico economico, oppure nei confronti dei produttori. Infine, questo professionista può anche essere ingaggiato per la conduzione e amministrazione di parchi e giardini pubblici o privati all’interno delle città.
Ma i compiti specifici di un agrotecnico, come ti abbiamo già accennato, potrebbero continuare con una lista davvero molto ampia. Per esempio, il professionista non si limita a tenere i registri contabili, ma tiene anche i registri fiscali dell’azienda o cooperativa, dunque si occupa anche del settore tributario di un’impresa. Tra le altre cose, spetta all’agrotecnico la gestione del Registro di impresa agricola per l’assunzione dei dipendenti, e anche la gestione del Libro unico per via dell’INAIL. Come già detto, poi, deve essere un esperto nella stipula di contratti agrari e persino un vero e proprio analista, uno dei suoi compiti più importanti, infatti, è l’analisi dei costi di produzione e dei mercati legati per esempio all’agraria e al caseario.
Come Diventare Agrotecnico
Data la specificità di questa professione, e le diverse competenze settoriali che richiede, esiste un percorso preciso per diventare agrotecnici. Questo percorso, come abbiamo anticipato poco sopra, può prendere due strade diverse, non a caso lo stesso Albo degli Agrotecnici fa una distinzione tra laureati e non laureati.
Partiamo dai secondi, per diventare agrotecnici, bisogna frequentare un istituto di Agraria con indirizzo in agrotecnica, per potere dunque prendere l’omonimo diploma. Ma esistono anche altre tipologie di istituti che consentono il raggiungimento di questo risultato, devono però essere considerati dall’Albo degli Agrotecnici equipollenti, dunque fornire una formazione che sia in linea con quanto richiesto. Anche scegliendo questa strada, comunque, il diploma non basta. Per potere accedere agli esami per ottenere l’iscrizione all’albo degli agrotecnici, infatti, bisogna prima completare un periodo di praticantato di ventiquattro mesi presso lo studio di un agrotecnico riconosciuto dall’Ordine professionale, vanno bene anche gli agronomi ed i periti agrari.
Per diventare agrotecnico laureato, come dice il nome stesso, serve un titolo di studio universitario triennale in facoltà come scienze agrarie, biotecnologia, scienze territoriali e ambientali, urbanistica, scienze forestali e economia. Poi, per ottenere l’accesso all’esame di Stato, e dunque per iscriversi all’Albo come agrotecnici laureati, non serve in questo caso svolgere il tirocinio. Da sottolineare anche che il praticantato per gli agrotecnici sprovvisti di laurea, viene abbonato solo nel caso abbiano già lavorato per almeno tre anni nel settore.
Quanto Guadagna un Agrotecnico
Al momento l’agrotecnico non è un mestiere che sta attraversando un momento felice, in futuro, però, la probabilità che si alzi il tasso di occupazione per questo professionista è molto alta. Purtroppo, ora come ora il tasso di assunzione è davvero basso, in quanto si aggira intorno al 2% in Italia.
La retribuzione media nel nostro Paese è di 1.651 euro mensili, dunque uno stipendio al di sopra delle medie nazionali. Ma a questo proposito va comunque ricordato che al momento sono davvero pochi gli agrotecnici che lavorano. Ovviamente, gli agrotecnici alla prima esperienza guadagnano di meno, dato che quel valore medio è stato calcolato tenendo presente gli stipendi dei professionisti con età superiore a 34 anni.