In questa guida spieghiamo come diventare apicoltore e vediamo cosa fa e quanto guadagna un apicoltore.
Nei tempi moderni le nuove professioni hanno spesso spinto nel dimenticatoio molte di quelle tradizionali. In fondo è normale che sia così, visto che la società cambia e con essa anche le esigenze del mercato. Eppure esistono ancora dei mestieri dalla tradizione secolare che continuano a resistere all’invasione del digitale e delle nuove tecnologie, e tra questi si trova anche l’apicoltura. Di conseguenza, oggi approfondiremo la coltura delle api e ti illustreremo di cosa si occupa questo professionista.
L’apicoltore, come fa intendere il suo stesso nome, è un lavoratore che decide di dedicarsi alla coltura delle api e alle attività correlate a questo impegno. Prima di scoprire queste nel dettaglio, comunque, è il caso di spendere qualche parola introduttiva. In primo luogo l’apicoltore è un appassionato di natura che abbraccia questo mestiere senza un immediato obiettivo economico. Questo spiega perché gli apicoltori, in genere, iniziano in questo campo abbracciando le api come hobby, e solo dopo sviluppano questa passione facendola diventare una vera e propria professione. Non a caso, in Italia si trovano tantissimi apicoltori part time che svolgono altri lavori e che monetizzano questo hobby per arrotondare il proprio stipendio mensile. Allo stesso tempo, è possibile trovare grandi apicoltori che hanno scelto di dedicarsi solo a questo lavoro, a tempo pieno.
Il motivo principale per cui si diventa apicoltori è la possibilità di lavorare a contatto con la natura. Chi ha la passione per tutto ciò che concerne questo mondo, nelle api troverà un settore perfetto per mettere a frutto un piacere unito ad un’occupazione lavorativa. Se da un lato non si diventa apicoltori dall’oggi al domani, dall’altro lato l’apicoltura può regalare grandi soddisfazioni anche da un punto di vista di ricavi. Le opportunità, in quanto a guadagno, non mancano di certo e dipendono sostanzialmente dalle due attività principali che spettano all’apicoltore. La prima di queste è anche la più conosciuta, ovvero la produzione di miele biologico e la sua successiva vendita. La seconda è meno conosciuta, e riguarda la vendita del servizio di impollinazione entomofila da parte delle proprie api, dette appunto api impollinatrici. Risulta essere un servizio davvero remunerativo, considerando le stime di settore.
In realtà un apicoltore può arrotondare i propri guadagni svolgendo anche altre attività, come la produzione di veleno d’api, di cera d’api, propoli e pappa reale. Inoltre il miele può essere venduto non solo agli esercenti interessati o ai privati, ma anche alle aziende e persino alle industrie alimentari. Risulta essere chiaro che il miele può essere esportato e dunque venduto all’estero, dove è possibile alzare molto i costi per via della fama del marchio del made in Italy. Infine, un apicoltore può persino vendere le api regine e gli sciami ad altre persone che hanno scelto di avviare questa attività.
Indice
Cosa Fa l’Apicoltore
Quella dell’apicoltore è una professione ricca di vantaggi, ma anche abbastanza complicata da avviare. Come ogni altro lavoro legato al mondo della natura, infatti, richiede degli investimenti iniziali abbastanza corposi. In primo luogo serve ovviamente trovare un appezzamento di terreno in campagna, idoneo alla coltura delle api, dunque ricco di fiori e lontano da zone frequentate da persone. Bisogna anche provvedere all’acquisto di tutte le attrezzature del caso, e alla costruzione di barriere specifiche per evitare che gli eventi atmosferici possano infastidire le api. Nella lista delle attrezzature vanno inclusi anche gli abiti protettivi da apicoltore, gli affumicatori, le attrezzature per l’estrazione del miele e ovviamente gli alveari.
In secondo luogo, l’apicoltore dovrà provvedere all’acquisto di una colonia di api rivolgendosi ad un altro professionista. In alternativa è possibile catturare uno sciame in natura, anche se si tratta di un’operazione piuttosto complessa e lunga. Risulta essere meglio acquistarle rivolgendosi ad un apicoltore di fama, per evitare eventuali malattie che potrebbero diffondersi e causare un danno economico enorme alla coltura. Poi servirà avere la massima cura delle api, rifornendole di cibo e consentendo loro di svolgere il proprio lavoro nelle migliori condizioni possibili.
Il terzo passo è abbastanza intuitivo, dato che dopo la produzione del miele viene sempre la sua raccolta. Per farlo, l’apicoltore utilizza delle attrezzature specifiche e poi stipa il materiale raccolto in magazzini appositi, necessari per una corretta conservazione.
Come Diventare Apicoltore
Chiunque può diventare apicoltore, perché non servono titoli di studio, ma è comunque consigliabile seguire un corso specialistico su questa professione. Come anticipato poco sopra, poi, serve investire una cifra abbastanza consistente, soprattutto per via dell’affitto o dell’acquisto di un appezzamento agricolo. Chi ne possiede già uno è notevolmente avvantaggiato, in quanto i costi per attrezzature e api difficilmente superano i 1.600 euro. Risulta essere chiaro che queste cifre riguardano le piccole coltivazioni, perché quelle professionali e ampie possono superare di molto questa cifra. Ecco perché di solito un apicoltore parte da un piccolo complesso e si espande poco alla volta.
Gli impegni, comunque, sono diversi e non riguardano solo la fase di marketing, necessaria per farsi conoscere dai potenziali clienti. A dire il vero, la parte più difficile e stancante riguarda gli adempimenti burocratici che un apicoltore in erba deve affrontare. Per prima cosa bisogna aprire Partita Iva e iscriversi al registro delle imprese, dato che l’apicoltore è un imprenditore a tutti gli effetti. Detto ciò, occorre conseguire la delibera alla produzione e vendita di miele, che è possibile ottenere solo in presenza del libretto di idoneità e sicurezza sanitaria. Per ottenere quest’ultimo bisogna sempre rivolgersi all’Ufficio di Igiene del proprio Circondario. Ad ogni modo, durante il corso specialistico verranno indicate anche tutte le informazioni di carattere burocratico.
Infine, in certi Comuni o Regioni è possibile sfruttare gli incentivi e le agevolazioni pensate per chi avvia un’attività di tipo agricolo. Risulta essere importante informarsi, perché si tratta di opportunità interessanti per ridurre i costi iniziali, a patto di avviare comunque una attività imprenditoriale al di sotto di un certo reddito annuo.
Quanto Guadagna un Apicoltore
Risulta essere ovvio che, soprattutto in questo settore, il guadagno è direttamente proporzionale alle dimensioni e alla professionalità dell’impianto di coltivazione. Si inizia con il dire che le aziende apistiche professionali, con una produzione annua intorno ai 150 quintali di miele, riescono a spingere i guadagni fino e oltre centomila euro all’anno. La situazione è molto diversa per chi possiede un piccolo impianto, considerando che il prezzo al chilo del miele è di circa 3 euro. Di solito, dunque, un apicoltore che ha appena iniziato difficilmente riesce a superare settemila euro annui, ai quali vanno anche detratte le spese di avvio di questa attività. In ogni caso, è possibile guadagnare di più integrando anche altre attività, come la già citata vendita del servizio di impollinazione agli agricoltori.