In questa guida spieghiamo come diventare correttore di bozze e vediamo cosa fa e quanto guadagna un correttore di bozze.
Nonostante la crisi dell’editoria cartacea, il correttore di bozze continua ad essere una figura indispensabile nel panorama della letteratura. Nessuna casa editrice può farne a meno, sia essa tradizionale o digitale. Non è un mestiere facile, e spesso richiede soglie di attenzione davvero fuori dal comune. Anche la perfetta padronanza dell’italiano, sempre più rara, è una qualità che non può assolutamente mancare nel correttore di bozze. Parliamo di un professionista che apprezza la letteratura, e che può svolgere diversi ruoli all’interno di una casa editrice.
Nello specifico, il correttore di bozze è quella figura professionale che si occupa della correzione dei testi, prima che essi vadano in stampa. Risulta essere una figura poliedrica spesso confusa con l’editor o curatore editoriale, anche se in molti casi il professionista svolge entrambi i ruoli. Il correttore di bozze può lavorare in una casa editrice, in una testata giornalistica o come libero professionistaa. Nel primo caso può integrare anche la figura dell’editor, oppure lavorare all’interno di un team di correzione. Di solito le grandi case editrici hanno molte figure che si occupano dell’editing dei testi, incluso il correttore. Nelle piccole case editrici, invece, spesso il correttore di bozze svolge tutte le mansioni relative a questo ambito. Quando accade, la sua figura si fonde con quella dell’editor, per una questione di budget ridotto.
In questa sede è importante fare una distinzione tra correttore di bozze ed editor. Molti pensano a torto che si tratti dello stesso mestiere, ma non è così. Può capitare che si trovi una sola figura a svolgere entrambe le mansioni, ma di norma si tratta comunque di due figure distinte. Ciò che contraddistingue queste due professioni è l’oggetto della correzione o revisione. Il correttore di bozze, infatti, ha il compito di intervenire correggendo gli errori del testo. Corregge gli svarioni ortografici e di battitura, in una fase nota come editing grammaticale. Il lavoro dell’editor, invece, si concentra sull’editing formale e sull’editing stilistico. Risulta essere importante approfondire entrambi i campi, perché non di rado il correttore di bozze si occupa anche di questo.
Indice
Cosa Fa il Correttore di Bozze
Nel caso lavori per una piccola casa editrice, il correttore di bozze si occupa di tutte e tre le fasi dell’editing. In primo luogo dell’editing grammaticale, intervenendo per correggere gli errori di ortografia e battitura. Questo è il suo compito principale, ed è anche uno dei più ingrati. In questa fase, infatti, non basta conoscere alla perfezione l’italiano. Ci vuole un occhio instancabile e particolarmente attento, per individuare ogni singolo refuso. Considerando la lunghezza dei testi, può diventare un lavoro molto stressante e provante. Ovviamente il correttore di bozze fa tutto questo alla vecchia maniera.
In primo luogo legge la bozza del testo, oramai in formato elettronico. Quando incontra un errore grammaticale, di punteggiatura o un refuso, lo evidenzia e richiede all’autore una correzione. Oramai è molto facile innescare questo sistema, per merito di strumenti come Microsoft Word. Questo editor testuale, infatti, permette facilmente di evidenziare una porzione del testo e di assegnare una nota. Occorre comunque ripetere che il correttore di bozze si occupa esclusivamente di ortografia e refusi. Persino la punteggiatura spesso non rientra nelle sue mansioni, ma in quelle specifiche dell’editor. Al contrario, è suo compito correggere altre forme di errore, come per esempio le maiuscole e la presenza di doppi spazi tra le parole.
Tra le altre mansioni del correttore di bozze troviamo la gestione della consecutio temporum e la concordanza. Nel primo caso si tratta della corretta applicazione dei tempi verbali concatenati all’interno di una frase. Nel secondo caso, invece, si parla della giusta applicazione del plurale o singolare, del maschile o femminile e della persona. Anche la correzione della formattazione del testo rientra nei suoi compiti, così come la revisione tipografica. In questo caso si tratta di correggere elementi come l’interlinea. Il correttore di bozze ha anche il compito di controllare l’esatta corrispondenza delle note a piè di pagina con le frasi del testo.
Infine, quando il correttore di bozze svolge anche il ruolo di editor, i campi di revisione del testo si allargano notevolmente. In questo caso il professionista si occupa sia della forma che dello stile. Nel primo caso provvede a rendere un testo leggibile agendo sulla punteggiatura e sulla concatenazione delle frasi. In questa fase elimina anche i periodi considerati superflui. L’editing stilistico, invece, è una fase molto più delicata. Difficilmente viene affidata al correttore di bozze, visto che riguarda l’utilizzo di uno stile conforme ad un certo target di utenti. Di solito esiste una figura specifica per questo, che lavora a strettissimo contatto con l’autore. Nel settore giornalistico, invece, il correttore di bozze si concentra soprattutto sui refusi e sull’aspetto tipografico.
Come Diventare Correttore di Bozze
Quella del correttore di bozze non è una figura ufficialmente riconosciuta. Questo significa che non serve possedere una laurea particolare e sostenere un esame di stato per l’iscrizione ad un ordine specifico. Di contro, oggi la laurea rappresenta un passo indispensabile per un bravo correttore di bozze. Spesso queste figure provengono dalle facoltà umanistiche, ma anche dalle facoltà scientifiche. Nell’ultimo caso si parla di correttori di bozze altamente specializzati in un settore. Naturalmente esistono anche dei master appositi, incentrati sulla revisione dei testi, e master più specifici come quelli in editoria. Inoltre, spesso questa figura sostiene un tirocinio o stage in una casa editrice per fortificare le proprie competenze.
Se l’intenzione è quella di lavorare come dipendenti, lo stage è un elemento indispensabile da sostenere. Diverso il discorso per i correttori di bozze che operano come liberi professionisti. In questo caso è anche possibile formarsi come autodidatti, e proporsi sul mercato del lavoro. Per fortuna esistono svariati libri che istruiscono su questa professione, anche se l’esperienza sul campo rimane fondamentale. Chiaramente esistono delle soft skill che dovrebbero appartenere a qualsiasi revisore del testo. Per esempio la pazienza e lo spirito di osservazione, insieme alla sensibilità. Questa dote è necessaria soprattutto per gli editor. Serve per capire quando è il caso di intervenire, e quando è il caso di lasciare inalterato lo stile dell’autore.
Quanto Guadagna un Correttore di Bozze
Risulta essere molto difficile stabilire la remunerazione di un correttore di bozze, specialmente per chi lavora come libero professionista. In questo caso il guadagno viene corrisposto a cartella, 1.800 battute, spazi inclusi. Di solito ci si muove verso 2 euro netti a cartella. Inoltre, il guadagno sale se il correttore di bozze si occupa anche dell’editing stilistico e formale, arrivando fino a 5 euro netti a cartella. Naturalmente c’è anche chi lavora con una tariffa oraria, generalmente intorno ai 10 o 12 euro netti. Poi è ovvio che molto dipende dalla propria esperienza e dalla propria fama. I correttori di bozze noti possono richiedere cifre di molto superiori.