In questa guida spieghiamo come diventare country manager e vediamo cosa fa e quanto guadagna un country manager.
In un’epoca in cui la globalizzazione è diventata una componente indispensabile, anche le aziende hanno dovuto adattarsi e modificare assetti e strategie, questo per cercare di andare incontro ai mercati locali nel modo più proficuo possibile, naturalmente provvedendo alla progettazione di strategie apposite per ognuno di essi. Oggi, infatti, per essere competitivi bisogna lottare contro aziende che da tempo si radicano su un territorio, e che chiaramente hanno un grado di esperienza del tutto diverso, per una azienda straniera, per esempio, non è mai semplice adattarsi ad una certa linea di pensiero ed un certo target. Ecco perché è diventata così importante la figura del country manager, un professionista che al momento rappresenta una delle professioni più attrattive e ricercate sul mercato attuale.
Il country manager è come un rappresentante in terra straniera, agisce per conto di una precisa azienda in quanto è un suo dipendente. Di contro, è un grande esperto di un certo mercato e dunque si rivela ideale per agire per conto di quell’impresa in un certo paese straniero. I suoi compiti possono essere diversi e composti da mille sfaccettature, a seconda del settore di azione di quell’impresa, un country manager potrebbe essere responsabile di compiti molto diversi rispetto un altro professionista di questa categoria. Ciò che è certo, è che un country manager prende decisioni molto importanti che, da sole, possono determinare il successo della propria azienda in quel determinato mercato, spesso in ballo ci sono milioni di fatturato, dunque è normale pensare al country manager come un ruolo che generalmente viene affidato solo a professionisti dalla comprovata bravura. Volendo sintetizzare all’estremo, il compito di questo manager è equivalente alle altre figure di questa importanza, fare business e aumentare appunto il fatturato, ma facendolo sempre in relazione ad un mercato locale specifico, con i suoi usi ed i suoi costumi da rispettare.
Naturalmente un country manager deve essere anche un professionista moderno, privo di radici e disposto a viaggiare e a spostarsi continuamente, per via della sua natura, un professionista di questo tipo lavora molto spesso all’estero, anche se non di rado può avere l’occasione di lavorare in Italia, anche per multinazionali. Prima di procedere con una descrizione dei compiti del country manager, è importante sottolineare che si tratta di una figura con un elevatissimo peso decisionale sul proprio territorio di competenza, a seconda dei casi e dei settori occupati, può per esempio decidere la strategia di marketing locale oppure definire persino le acquisizioni.
Indice
Cosa Fa il Country Manager
Come ti abbiamo già detto, un country manager lavora rappresentando un’azienda in un paese straniero, questa professione, dunque, implica una spiccata capacità nel sapere gestire le operazioni relative allo sviluppo del business e del fatturato. La redditività dell’azienda è sempre in cima ai pensieri del country manager, che deve definire strategie che possano fare fruttare gli investimenti in quel mercato o paese. Naturalmente non ci si improvvisa country manager, un professionista di questo tipo deve aver seguito un percorso di studi mirato e specialistico, e avere anche accumulato un certo bagaglio di esperienze. Inoltre, il country manager deve essere un esperto di comunicazione, sapere trattare con i clienti o con i partner commerciali, e deve essere costantemente motivato per affrontare sfide molto difficili.
Volendo entrare nello specifico, vediamo di cosa si occupa un country manager. Intanto si tratta di un vero e proprio ruolo dirigenziale, questo significa che generalmente questo professionista ha una quasi totale indipendenza ed è libero di prendere le decisioni, anche le più importanti. Di solito deve comunque rispondere ad un amministratore delegato, ma è altrettanto vero che questo funziona da supporto ma raramente si intromette nelle decisioni del country manager, specialmente quando si tratta di professionisti di grande esperienza.
Vediamo quali sono queste grandi responsabilità del country manager. Per esempio la gestione di tutte le operazioni all’interno di una specifica area geografica, che può essere a livello nazionale, regionale o locale. Il country manager, dunque, si occupa di pianificare le strategie di marketing, ma anche di definire acquisizioni societarie o rapporti di partnership con eventuali aziende sul territorio, in pratica opera sempre partendo da una profonda conoscenza del tessuto economico e culturale di un paese.
Inoltre, un professionista del genere deve costantemente produrre risultati e mostrarli all’azienda, lavora con un piano con cadenze precise, con budget definiti, e con l’impegno di formare sul campo gli altri dipendenti che lavorano per quel distaccamento aziendale. La gestione del personale è infatti un punto molto delicato di questo mestiere, agendo sul territorio, è il country manager a scegliere chi assumere e a valutare se le scelte sono state proficue. Poi, questo professionista lavora spesso a contatto con il pubblico e con i clienti, dunque deve essere in grado di rappresentare la propria azienda anche nell’aspetto, nei modi di fare, e nelle parole dette. Infine, il country manager deve anche conoscere la burocrazia della zona in cui opera, dato che si occuperà di reperire permessi e autorizzazioni.
Come Diventare Country Manager
Non esiste un vero e proprio percorso di studi in grado di preparare un candidato a questa professione, è piuttosto un insieme di tasselli che, collezionati e combinati, creano quel puzzle di competenze indispensabili per poter fare questo mestiere. Naturalmente il primo passo è la laurea, gli indirizzi consigliati sono soprattutto Economia aziendale, ingegneria e marketing d’impresa. Tutto dipende, però, dal settore di impiego desiderato, questo perché un country manager deve conoscere alla perfezione il prodotto dell’azienda. Poi serve necessariamente un master, per potere rafforzare le competenze, quello in general management è solitamente la scelta più interessante, e spesso conviene svolgerlo presso un istituto estero.
Completano il tutto una perfetta conoscenza di una o più lingue straniere, la conoscenza dei sistemi e software informatici basici e naturalmente lo studio specifico dei trend economici, commerciali e sociali di un determinato paese, cosa che non è possibile apprendere dietro ai banchi di scuola. Risulta essere anche indispensabile che il country manager sia a suo agio con le persone, ma anche con i numeri, gestire un budget per una multinazionale non è cosa da tutti. Infine, il country manager deve essere dotato di uno spiccato senso di leadership, anche in questo caso, è una dote che deve essere innata in chi sceglie questa professione per il proprio futuro.
Quanto Guadagna un Country Manager
Risulta essere davvero difficile fornire delle medie in merito allo stipendio di un country manager, per via di un semplice motivo, il peso e la grandezza dell’azienda sono molto importanti per questo aspetto. Una grossa multinazionale, infatti, potrebbe arrivare a pagare un country manager anche più di 100.000 euro annui. In soccorso, però, arrivano le medie ufficiali, in base alle rilevazioni, un country manager guadagna in media 84.500 euro all’anno in Italia. Gli stipendi minimi partono da 59.000 euro, mentre i manager di alto livello guadagnano fino a 118.000 euro annui. Da ciò si capisce quanto questa professione rappresenti ad oggi una delle più ricche nel panorama italiano ed europeo, dato che la remunerazione è superiore di 5 volte alle medie nazionali.