In questa guida spieghiamo come diventare credit manager e vediamo cosa fa e quanto guadagna un credit manager.
La crisi economica ha costretto la maggioranza delle aziende a correre ai ripari. Non parliamo solo delle imprese insolventi, a rischio fallimento e che non hanno saputo adattarsi alle novità e al crescente numero di competitor stranieri, ma anche a quelle in attivo, che si trovano a dovere combattere contro crediti che impiegano sempre più tempo per arrivare nelle casse. In altre parole, le dilazioni dei pagamenti, che oggi rappresentano una pratica quasi obbligatoria per qualsiasi azienda, spesso provocano un’interruzione di flusso di denaro e dunque l’impossibilità di pagare costi e fornitori di materie prime.
Per porre rimedio a questo è possibile assumere un credit manager, ovvero una figura esperta non solo nel recupero crediti, ma anche nell’intrattenere i rapporti con le banche e nell’individuare aziende partner o clienti che potrebbero diventare cattivi pagatori. Vediamo dunque di scoprire chi è il credit manager, cosa fa, come diventarlo e quanto guadagna.
Il credit manager è un esperto di recupero crediti, ma anche una figura in grado di fare da mediatore tra l’azienda che lo ha assunto e le banche finanziatrici, oltre ovviamente ad altre aziende che possano avere assunto il ruolo di factoring. In Italia questa è una figura attualmente molto ricercata, proprio perché di recentissima definizione. Dopo anni di successo presso paesi economicamente all’avanguardia come gli Stati Uniti, anche in Italia le aziende si son rese conto della necessità di affidarsi ad una vera e propria figura esperta nella gestione del credito e di tutti gli aspetti legati alla sua riscossione. Questo è dovuto al fatto che le aziende difficilmente possono concentrarsi su questo aspetto in modo efficace, e spesso mancano proprio le risorse umane che posseggano queste conoscenze così specifiche e importanti per le sorti economiche di un’impresa.
L’obiettivo del credit manager, dunque, è quello di sollevare l’azienda dalla gestione dei propri crediti, una missione che, se realizzata in modo professionale, consente all’impresa di dedicarsi in modo completo ai propri affari, e nel mentre ottenere un flusso di cassa costante e dunque in grado di permetterle il pagamento dei fornitori e gli investimenti in altri progetti. In altre parole, dai risultati ottenuti dal credit manager dipendono una serie di aspetti decisivi per il successo di un’impresa.
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Cosa Fa il Credit Manager
Il credit manager si occupa di una serie di aspetti numerosi e tutti molto importanti. Per chiarire le sue mansioni, dunque, conviene partire dall’inizio, il manager del credito si occupa quindi dello studio e dell’analisi dei profili di potenziali clienti e aziende partner, al fine di valutarne i conti, il bilancio ed i trascorsi creditizi, per stabilire se possano essere ritenute affidabili o se possano, al contrario, non essere in grado di effettuare pagamenti regolari. Questa è una fase delicatissima, perché la maggioranza delle volte i cattivi clienti lo sono per definizione, dunque il ritardo di un pagamento o il mancato pagamento di un debito partono da un passato che parla di insolvenza e di vere e proprie truffe finanziarie.
La parte più complessa del lavoro di un credit manager è un’altra, la riscossione dei pagamenti. In questo caso l’esperto si muove in prima persona, per provare ad ottenere un accordo che possa accontentare sia l’azienda che il debitore, parliamo di una missione piena di ostacoli, fatta di compromessi sulle dilazioni, di accordi e persino di sconti sul pagamento. Il motivo è l’esigenza per un’azienda, oltre che della riscossione di almeno una parte del credito, di evitare assolutamente le vie legali costose e decisamente molto lunghe.
Va sottolineato che il credit manager si occupa, tra le altre cose, anche della gestione del credito e della cassa. Dunque si trova esposto in prima persona non solo nei rapporti con le banche, ma anche nelle trattative che spesso le aziende intavolano con le imprese di factoring, in questo caso, infatti, la riscossione del credito viene esternalizzata, ma si rende comunque necessaria la presenza di una figura interna all’azienda che possa tenere traccia della gestione. Infine, da non dimenticare che il credit manager è anche una figura che può intervenire in caso di crisi finanziaria, che spesso si configura per via della mancanza di liquidità.
Come Diventare Credit Manager
La strada per diventare credit manager non è semplice, essendoci in ballo la gestione di un’impresa a livello di conti e di flussi di cassa, il professionista che si occupa dell’analisi dei profili dei clienti e della riscossione del credito deve avere un bagaglio di conoscenze molto ampio, che va dall’economia alla conoscenza del diritto. Questo significa che il percorso universitario per diventare manager del credito non può prescindere da facoltà come quelle di economia e di giurisprudenza, oltre ovviamente al conseguimento di un master specifico per questa professione.
Un credit manager che si rispetti non deve solo sfoggiare competenze in campo finanziario e legislativo, ma anche nei settori della mediazione, trattare con i clienti debitori, infatti, è una questione delicata, che necessita di un vero e proprio esperto della comunicazione e dell’arte di convincere chi ha davanti, portandolo quanto meno al pagamento di una parte dei debiti pendenti. Il master in credit management, dunque, può essere in grado di arricchire le competenze del manager del credito anche sotto questi fondamentali punti di vista.
Infine, un credit manager di livello conosce anche l’inglese e possibilmente una seconda lingua straniera, per potersi interfacciare con clienti ed enti internazionali. Deve avere anche conoscenze informatiche, dato che deve necessariamente conoscere programmi come l’ERP ed il SAEP.
Quanto Guadagna un Credit Manager
Prima di tutto va fatta una premessa, vista la grande richiesta di queste figure professionali, e la loro rarità sul mercato, questa è una delle poche professioni che può assicurare da subito un guadagno molto alto. Il credit manager può infatti arrivare a guadagnare, dal primo anno, circa 15000 o 20000 euro, che possono in breve tempo arrivare fino a 35000 o 40000 euro. Con esperienza, poi, un credit manager può addirittura arrivare a guadagnare dai 60000 euro annui a salire.
Va comunque specificato che queste sono le remunerazioni relative ad un credit manager non dirigente. Nel caso in cui il professionista ricopra una carica direttiva, i guadagni possono sfiorare, se non superare, 100.00 euro. Soprattutto se il credit manager opera in una azienda internazionale leader di un settore, dove i flussi di cassa e la delicatezza della gestione dei crediti diviene un aspetto in grado di muovere centinaia di milioni di euro.
Va infine specificato che un credit manager può lavorare sia come impiegato a contratto in un’azienda che come libero professionista e dunque consulente. In questo caso, è davvero difficile dare una prospettiva economica valida, uno studio famoso di credit manager affiliati può infatti ottenere contratti con aziende milionarie, dunque ottenere profitti notevoli.