In questa guida spieghiamo come diventare CTU e vediamo cosa fa e quanto guadagna un CTU.
Questa è una delle figure più importanti in tribunale, perché funziona da supporto chiave per il giudice, e perché rappresenta sempre una fonte di perizia oggettiva. Quando il giudice necessita di chiarimenti tecnici, precisi e sintetici su una certa questione, il CTU o consulente tecnico d’ufficio deve essere sempre pronto per fornire le informazioni richieste. Non si tratta ovviamente di un lavoro facile, anche per via del fatto che serve avere diverse qualità per diventare un tecnico ausiliario in tribunale. Ecco perché oggi ti illustreremo nello specifico di cosa si occupa questo professionista, e tutte le altre informazioni importanti che lo riguardano.
Come anticipato poco più sopra, il CTU è un vero e proprio consulente tecnico, dunque un perito a totale disposizione di un giudice in tribunale. La sua presenza viene richiesta dal giudice in persona, e i suoi interventi servono per chiarire certi aspetti tecnici dei quali il giudice non è a conoscenza. Un perito tecnico deve sempre fornire delle informazioni e dei dati obiettivi e possibilmente basati su una documentazione tangibile. Questo significa che il consulente tecnico non offre mai un parere personale, ma illustra una perizia fondata su fatti sempre concreti e comprovabili. Risulta essere una caratteristica indispensabile di questa figura, perché una perizia di tipo diverso, dunque non tecnica ma basata su un giudizio personale, potrebbe influenzare in modo pesante la decisione del giudice.
Di conseguenza, quando le sorti degli imputati dipendono da questo intervento ausiliario, bisogna sempre stare attenti a fornire i fatti, accompagnati dalle apposite documentazioni. Tra le altre cose, un consulente tecnico d’ufficio dovrebbe anche possedere il dono della sintesi e della chiarezza. Non dovrebbe mai perdersi in chiacchiere, perché ciò non faciliterebbe in alcun modo il lavoro del giudice. Quando un tribunale si trova nella posizione di dovere giudicare un imputato in un processo penale o civile, il giudice necessita di consulenze tecniche immediate e facilmente fruibili. Dunque il meccanismo che regola questo rapporto è molto semplice e diretto, durante una causa il giudice si rivolge al CTU ponendogli una domanda precisa, e il CTU risponde in modo breve e oggettivo.
Questo non toglie che il consulente tecnico può anche esprimere una propria conclusione, la quale deve però giungere solo dopo avere espresso tutti i dati oggettivi, accompagnati dai relativi documenti. Risulta essere chiaro che il CTU non è un semplice passacarte, e qui bisogna infatti fare un’ulteriore precisazione. Il suo ruolo non si limita alla fornitura dei documenti a riprova di una certa perizia, perché le sue risposte sono sempre frutto di un ragionamento. Un ragionamento che, però, deve sempre basarsi sulla logica e dunque sullo studio di fatti reali e dati certi.
Indice
Cosa Fa un CTU
Il compito principale del CTU è chiarire all’organo giudicante qualsiasi dubbio o domanda relativa ad un aspetto tecnico da analizzare durante i procedimenti giudiziali. In questo senso, è suo compito rispondere alle domande dirette del giudice e fornire qualsiasi tipo di delucidazione gli venga richiesta. Dovrà poi fornire una valutazione tecnica della questione basandosi sull’analisi di tutti i fatti considerati rilevanti, evitando qualsiasi supposizione. Nel fare ciò dovrà essere obiettivo, per quanto possibile, e fornire una perizia tecnica escludendo qualsiasi elemento che non sia stato provato nel concreto. Da aggiungere il fatto che il CTU può anche confrontarsi con gli altri consulenti di parte per giungere alla propria valutazione, se questi ultimi sono stati nominati.
In secondo luogo, il CTU deve essere sempre onesto con la camera giudicante e specificare eventuali elementi che potrebbero interferire con la propria oggettività. In altre parole, se non è in grado di fornire un parere tecnico e obiettivo per quella determinata circostanza, deve farlo presente al giudice. In caso di condotte morali poco consone all’importanza di questo incarico, o in caso di mancato adempimento dei propri incarichi, il consulente viene considerato direttamente responsabile. Questo significa che andrà incontro ad una serie di provvedimenti disciplinari presi dal Presidente del Tribunale, ovvero l’organo responsabile delle attività di vigilanza sui CTU. Anche per questo motivo, si parla di una professione molto delicata e non per tutti, perché richiede di avere sempre il polso della situazione. Non a caso, il giudice deve potersi fidare di un CTU, e spesso è lui stesso a nominare un consulente che conosce e che reputa degno di fiducia.
Come Diventare CTU
Il giudice ha la facoltà, a propria discrezione, di nominare un consulente tecnico d’ufficio non iscritto all’albo. Di contro, per svolgere questa professione bisogna necessariamente procedere all’iscrizione presso l’ordine dei CTU. Questo passo è indispensabile per potere figurare nella lista dei consulenti tecnici d’ufficio disponibili. Per iscriversi all’albo serve inoltrare la richiesta al Presidente del Tribunale della circoscrizione del candidato, e la domanda va sempre presentata online. Durante questo percorso, l’aspirante CTU deve inoltrare il modulo compilato online, allegare una marca da bollo da 16 euro e depositare il tutto. Una volta accettata la domanda, il candidato dovrà pagare tramite bollettino postale una tassa di concessione governativa pari a 168 euro. In caso di mancato pagamento di questa tassa, il consulente tecnico d’ufficio non sarà iscritto all’albo.
Per presentare correttamente la domanda bisogna allegare una serie di documenti, come la scansione della carta d’identità e del codice fiscale. Altri documenti necessari sono il Curriculum, la dichiarazione di iscrizione all’albo e i documenti o titoli comprovanti le competenze del candidato. A questo proposito, è bene specificare che per ottenere l’iscrizione all’albo dei CTU serve necessariamente presentarsi molto preparati in materia. Di conseguenza, è spesso necessario frequentare un corso di formazione per CTU. Vengono accettati solo coloro che dimostrano di avere competenze in un settore o materia specifici. Questo significa che, in sede di presentazione della domanda, serve specificare la propria specialità o categoria professionale di appartenenza.
Essendo il consulente un perito tecnico, questa figura non può non essere specializzata in un determinato ambito. Infine, per quanto riguarda il corso da CTU, spesso questo si tiene in modalità telematica e ha una durata di 5 ore. Il corso è rivolto agli architetti, ma anche agli ingegneri e a tutti i periti tecnici, compresi quelli agrari e industriali.
Quanto Guadagna un CTU
La remunerazione di un consulente tecnico d’ufficio viene regolamentata dalla Legge 319 del 1980. Questo significa che è frutto di un calcolo che viene eseguito proprio dal giudice, in base al tipo di perizia erogata dal professionista. Non è facile calcolare il compenso di un consulente ausiliario, perché questo può dipendere da fattori diversi.
Si parla di una somma che può essere stabilita con una parte fissa e una variabile, insieme ad una componente a tempo. Conta anche l’urgenza dell’intervento richiesto dal giudice, e in questo caso è possibile arrivare anche a un’aggiunta del +20% dello stipendio di base. Risulta essere possibile sostenere che l’onorario di un CTU può andare da un minimo di 150 euro fino a superare addirittura 5000 euro, in caso di perizie tecniche molto delicate, come quelle geologiche. Di riflesso, un esperto CTU può raggiungere guadagni davvero elevati.