In questa guida spieghiamo come diventare etologo e vediamo cosa fa e quanto guadagna un etologo.
Risulta essere un argomento che di sicuro non mancherà di stuzzicare la tua attenzione. Se ti piacciono gli animali, e se sei incuriosito dal loro comportamento, è probabile che questa professione possa elettrizzarti. L’etologia, tra l’altro, è una disciplina molto antica. Di contro, è comunque il caso di approfondire questo argomento. Molti, infatti, non conoscono l’etologia e spesso esistono dei dubbi in merito a questa professione. Ecco perché oggi ti forniremo una guida completa a proposito dell’etologo e dell’etologia.
L’etologo è uno studioso che si occupa di analizzare il comportamento degli animali, all’interno del loro ambiente e in base alle diverse interazioni tra membri. Risulta essere subito il caso di sottolineare che, per animali, si intende anche l’essere umano. In ogni caso, esiste comunque una distinzione. Non a caso questa scienza si suddivide in etologia animale e in etologia umana. Sebbene possa cambiare di molto l’oggetto dello studio, in realtà le due discipline si somigliano per via del concetto di fondo. Inoltre è possibile trovare diverse sotto discipline legate all’etologia e ad animali particolari. Ti basti pensare all’etologia canina, studiata da chi intende risolvere i problemi comportamentali dei cani.
Si parla comunque di una professione molto complessa, che richiede parecchio studio e una serie di competenze specifiche. Questo perché l’etologo è un osservatore, in quanto analizza il comportamento animale inquadrandolo in un certo ambiente o contesto. Risulta essere anche uno scienziato, in quanto dall’osservazione formula poi delle ipotesi e cerca di confermarle tramite sperimentazione e ricerca. La figura dell’etologo interviene anche per migliorare l’esistenza degli animali, partendo proprio dai risultati delle proprie ricerche. Ovviamente è anche un insegnante, visto che la divulgazione delle informazioni fa parte della sua missione.
C’è un altro aspetto che va anticipato, prima di approfondire cosa fa l’etologo. Molti pensano che il suo lavoro sia limitato allo studio degli animali, ma non è così. Questo perché si occupa anche dello studio delle relazioni fra animali ed esseri umani. L’etologia canina, per esempio, si fonda in grande parte sul rapporto tra cani e umani all’interno dell’ambiente domestico. L’obiettivo dell’etologo è studiare un animale e capire come comunica con i propri simili. Inoltre, a partire dallo studio comportamentale, cerca di capire cosa fa stare a suo agio un animale nel proprio ambiente. In caso di problemi, poi, se ne cerca la causa.
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Cosa Fa l’Etologo
In realtà abbiamo già accennato a molti dei compiti appartenenti alla figura dell’etologo. Questi, però, richiedono un doveroso approfondimento. In primo luogo l’etologo osserva, questo significa che studia l’animale nel suo ambiente e crea una documentazione molto dettagliata sui suoi comportamenti. Nel farlo, impiega delle precise metodologie per la registrazione di questi dati. Inoltre si appoggia a dati scientifici e certi provenienti da registrazioni ambientali, basti pensare al comportamento animale in relazione alla temperatura, o ad altri elementi del contesto. Nel farlo, il suo compito è determinare con precisione le variabili alla base dei comportamenti animali. Poi si occupa di studiare l’aspetto sociale dell’animale, analizzando come interagisce con i propri simili e quali dinamiche di gruppo si creano.
Queste informazioni sono tutte importanti, e servono per catalogare con precisione i tratti di una specie. Non a caso, le informazioni raccolte dall’etologo andranno poi a comporre l’etogramma, ovvero un elenco di tutte le specifiche di una specie, utile per avere un quadro completo dei comportamenti dell’animale nel proprio ambiente. Come detto, in base ai dati raccolti l’etologo procede alla sperimentazione in laboratorio. Lo scopo è confermare sul campo le teorie formulate tramite l’osservazione. Una volta trovate le risposte alla base di un certo comportamento, formula delle soluzioni. Nello specifico, propone delle soluzioni per migliorare le condizioni degli animali. Questa è una fase molto importante, soprattutto quando una specie soffre l’interferenza degli esseri umani. In sintesi, è compito dell’etologo trovare delle soluzioni per far convivere in armonia persone e animali.
Spesso questi compiti confluiscono e si mescolano, anche se in realtà l’etologia prevede due branche distinte. Da un lato l’etologia cognitiva, e dall’altro quella relazionale. Nel primo caso lo specialista si occupa dello studio degli animali in relazione al proprio habitat. Lo studio include il loro modo di adattarsi al contesto e la distinzione tra comportamenti istintivi ed esperienziali. Nel secondo caso, invece, l’etologo si occupa della relazione tra membri, anche fra specie diverse, come nel caso di cani e uomini. Infine, come già accennato poco sopra, l’etologo ha anche un compito divulgativo. Dunque cerca di diffondere le proprie conoscenze e di trasferirle agli altri. Lo scopo è quello di sensibilizzare le persone e di farle interagire in modo sano e non invasivo con gli animali.
Come Diventare un Etologo
Non esistono delle strade specifiche per diventare etologi. Questo perché non è ancora presente un albo professionale per questa professione. Inoltre non esistono nemmeno dei corsi di laurea precisi per questa figura. Chiaramente questo non significa che non vi siano dei corsi ideali per apprendere le competenze illustrate poco sopra. Per esempio, la laurea in scienze naturali è un ottimo step di partenza per abbracciare l’etologia. Anche il titolo di studio in scienze biologiche permette di ottenere molte competenze relative all’etologia. Altri corsi di laurea idonei per questa professione sono scienze ambientali e medicina veterinaria. Una volta conseguita la laurea, è possibile iscriversi ad un master specifico in etologia. Infine, nonostante non esista un albo professionale, è possibile fare riferimento all’Associazione Italiana Naturalisti.
Dopo il master, però, la strada è ancora lunga. La professione dell’etologo, infatti, richiede tanta esperienza diretta sul campo. Molti aspiranti etologi aderiscono ad associazioni come WWF. Questo passp è importante per cominciare l’osservazione delle diverse specie animali e per studiare la tutela dell’ambiente e del loro ecosistema. Anche altri enti come la LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, e Legambiente consentono di fare molta esperienza sul campo. Chiaramente è possibile rimanere in ambito universitario e dedicarsi alla ricerca o all’insegnamento. Anche la carriera di documentarista rappresenta una possibilità interessante per l’etologo.
Quanta Guadagna un Etologo
Risulta essere quasi impossibile stabilire lo stipendio medio di un etologo. Molto dipende dall’ente per il quale lavora e dalla località presso la quale viene impiegato. Gli etologi, difatti, non fanno lavoro da scrivania, viaggiano per il mondo e spesso si trasferiscono in pianta stabile in un paese straniero. Basti pensare agli etologi che studiano la barriera corallina, etologia marina. Gli stipendi in Italia sono piuttosto bassi e difficilmente superano 15000 euro annui. Al contrario, all’estero la situazione è molto diversa, soprattutto per chi ha esperienza.
Qui le retribuzioni partono in media da 25000 euro all’anno, per chi si affaccia per la prima volta a questa professione. Chi invece può già contare su diversi anni di esperienza, parte da uno stipendio medio di 50000 euro annui. I veri esperti in etologia, soprattutto se conosciuti in ambito scientifico, possono anche arrivare a guadagnare più di 100000 euro ogni anno. Da questo è possibile comprendere una cosa, per svolgere in modo soddisfacente questa professione, bisogna guardare oltre i confini nazionali.