In questa guida spieghiamo come diventare formatore e vediamo cosa fa e quanto guadagna un formatore.
Non sono poche le professioni che, quando vengono spiegate, suscitano più di una perplessità, la figura del formatore è una di queste. In realtà questo è un mestiere molto complicato da affrontare ma anche particolarmente utile, se fatto come si conviene. Il motivo è questo, il formatore è una figura di supporto che non insegna cose o concetti, ma modi di fare.
Il formatore è una persona specializzata nella creazione e nella gestione di un percorso di formazione individuale, collettivo o aziendale. In pratica è un insegnante, solo che non eroga lezioni su argomenti specifici quali storia, economia, matematica e via discorrendo, il formatore, infatti, spiega e insegna ai clienti come prendere possesso delle proprie qualità e come svilupparle più velocemente e più concretamente. Si tratta di una figura che può operare in diversi ambiti e su diversi livelli, il formatore può infatti lavorare sia nel settore pubblico che nel settore privato, e può naturalmente scegliere anche la via del libero professionista. Anche il target del formatore può cambiare sensibilmente, se intendiamo questa figura in senso classico, il formatore insegna in primo luogo ai disoccupati come riqualificarsi, per potere rientrare all’interno del tessuto lavorativo del Paese. Potrebbe però orientare le sue qualità anche verso gli inoccupati, ovvero coloro che stanno approcciando il mercato del lavoro per la prima volta e non sanno bene quale potrebbe essere la loro strada professionale.
Senza poi considerare il fatto che il formatore potrebbe impiegarsi in mille altri settori, per esempio, oggi sono particolarmente richiesti i formatori in marketing e tecniche di vendita, anche se qui spesso si parla di figure specializzate in ambiti particolari. Altri settori dove i formatori spesso agiscono, sono ambiti quali la leadership, la crescita dell’autostima, il potenziamento delle soft skill, le leve motivazionali, il team building e l’attitudine al comando. Da questo si intuisce che il formatore non consegna competenze ai propri ascoltatori, ma ne facilita l’apprendimento, spiegando piuttosto come approcciare il proprio lavoro o il proprio futuro in modo più proficuo e positivo. Ciò che lo contraddistingue dagli altri mestieri legati all’insegnamento, come per esempio i docenti universitari o quelli privati, è questo, il formatore non eroga un concetto, ma spiega come allenarsi per acquisirlo autonomamente e per diventare ciò che si desidera essere a livello umano o professionale. In pratica, la sua materia di insegnamento non ruota intorno ad un oggetto del sapere, un argomento specifico, ma al training di due aspetti che in questo campo vengono così definiti, sapere fare e sapere essere.
Indice
Cosa Fa il Formatore
Come già ampiamente illustrato in precedenza, il formatore insegna a prendere le redini della propria carriera professionale, volendo sintetizzare, aiuta le persone a fare emergere quelle qualità necessarie per impossessarsi, o reimpossessarsi, del proprio lavoro. Non è un caso che il formatore eroghi i suoi servizi non solo ai disoccupati o agli inoccupati, ma anche a intere aziende, e anche qui operando su più livelli, ci sono formatori specializzati nella formazione dei dipendenti appena assunti, e formatori che invece si occupano di potenziare le competenze del management di un’impresa. Naturalmente, tutto il discorso cambia quando il formatore decide di specializzarsi in un particolare argomento, in quel caso diventa un insegnante a tutti gli effetti, più efficace perché include anche le caratteristiche viste in precedenza. Di contro, va anche sottolineato che sono tantissimi i compiti che il formatore svolge durante la propria attività, questo perché non basta prendere un microfono e parlare ad un’aula piena di gente.
Vediamo quali sono, dunque, gli altri compiti del formatore. Per iniziare, la parte più importante del suo lavoro è creare un percorso formativo che sia adatto al proprio target, dunque alle richieste e agli obiettivi mossi dalle persone o aziende che lo hanno ingaggiato. Non solo, perché compito del formatore è anche quello di individuare il fabbisogno informativo dei propri clienti e le tecniche più adatte per trasferire il suo sapere, questo significa che deve essere lui ad analizzare la situazione e a comprendere cosa risulta essere meglio per loro. Inoltre, deve possedere anche delle spiccate doti organizzative, deve essere bravo a pianificare nel dettaglio gli eventi di formazione ed i workshop, comprensivi di materiale didattico, slide, brochure informative e via discorrendo. Nel caso di un libero professionista, poi, deve essere anche bravo nel promuovere i propri servizi sul territorio, oggi i formatori, non a caso, usano spesso la rete per promuoversi con un sito vetrina o con un blog. Tra gli altri compiti del formatore troviamo la scelta e l’allestimento dell’aula, la valutazione del lavoro svolto e l’innovazione dei propri servizi, per fare un esempio, oggi i formatori lavorano pure a distanza tramite la tecnologia dell’elearning.
Come Diventare Formatore
Non esistono percorsi di studio obbligatori e albi professionali, il formatore è una figura piuttosto recente in Italia, che oggi può potenzialmente svilupparsi partendo da diversi rami non sempre definiti. Va però detto che, essendo la comunicazione il suo vero punto di forza, è proprio qui che spesso si specializza, questo significa che ad un formatore si consiglia di cominciare dai corsi universitari triennali in scienze della comunicazione, e successivamente proseguire con una laurea magistrale in scienze pedagogiche oppure in gestione dei servizi formativi ed educativi.
Naturalmente esistono diversi master molto approfonditi, come quello fornito dall’AIF, Associazione Italiana Formatori, e tanti altri ancora. Va poi aggiunto che molti formatori con grande esperienza erogano dei corsi per insegnare il mestiere, o pubblicano diversi libri per il medesimo scopo, sintetizzando, il formatore può studiare per conto proprio, anche se non è la metodologia maggiormente consigliata.
Quanto Guadagna un Formatore
Nell’ambito del pubblico il formatore viene inquadrato in uno specifico contratto collettivo nazionale del lavoro, CCNL, che, come sempre, include diversi livelli e retribuzioni. In questo caso, dopo circa 4 anni di esperienza, il formatore può arrivare ad uno stipendio annuo di circa 25.000 euro. Questa è la parte più facile, oltre che l’unica casistica in cui è effettivamente possibile quantificare il guadagno di un professionista di questo tipo, i numeri di un libero professionista o di chi lavora per privati possono essere molto diversi. Qui le tariffe possono cambiare radicalmente, i formatori alle prime armi, formatori junior, partono in genere da un compenso orario che si aggira intorno ai 30 euro, mentre quelli conosciuti e con grande esperienza possono anche richiedere più di 1000 euro per una sola giornata di formazione.
Diciamo che in media un professionista affermato nel settore della formazione chiede una cifra intorno ai 500 euro per giornata, tariffa standard per un formatore senior. Inoltre, il formatore potrebbe decidere di utilizzare la formula soddisfatti o rimborsati, da questo è possibile capire quanto sia davvero complicato stabilire delle cifre univoche per chi eroga corsi di formazione individuale o aziendale. Infine, c’è anche da dire che il formatore potrebbe chiedere all’azienda viaggio, vitto e alloggio spesati, questo riduce di molto i suoi costi, e di conseguenza aumenta il guadagno netto della propria attività.