In questa guida spieghiamo come diventare grafico pubblicitario e vediamo cosa fa e quanto guadagna un grafico pubblicitario.
La comunicazione è sempre stata alla base delle vendite di un prodotto o di un servizio, per non parlare poi della promozione di un marchio o di un articolo in vendita, tutti elementi che risultano essere spogli e poco attrattivi in assenza di una grafica che sia in grado di veicolare un messaggio preciso, di catturare l’attenzione di un determinato tipo di pubblico, e ovviamente di rappresentare in modo preciso il valore di un marchio. Questo ci porta ad una ovvia conclusione, il grafico pubblicitario oggi è una figura indispensabile per qualsiasi aspetto del marketing, del packaging e della pubblicità, sia attraverso i tradizionali canali comunicativi, come cartaceo, confezione, volantino, biglietto da visita, copertina editoriale, manifesti e cartellonistica, che attraverso il web marketing, dunque realizzazione di banner, logotipi, newsletter e via discorrendo.
Il nome grafico pubblicitario dice già tutto. Questo professionista, in sostanza, si occupa di grafica orientata alla vendita o alla promozione, dunque realizza dei lavori, dei loghi, delle impaginazioni e dei disegni che devono trasmettere tutto il potenziale di ciò che il cliente intende vendere, appoggiandosi al suo talento e alla sua creatività. Va poi specificato che stiamo parlando di un mestiere dalle mille sfaccettature, il grafico pubblicitario è andato incontro alle nuove tecnologie e al digitale, cambiando radicalmente faccia negli ultimi anni. Diciamo che a partire dagli anni 80 e 90, il grafico ha dovuto per forza di cose adeguarsi ai cambiamenti portati dall’esordio dei personal computer prima e di Internet poi. Ha sostituito in parte la sua matita con il digitale, e ha dovuto di conseguenza appropriarsi dell’utilizzo dei software di editing, alle volte, non disegna nemmeno più sul foglio ma direttamente sul computer, utilizzando programmi molto complessi e dispositivi come le penne ottiche e le tavolette elettroniche. Nonostante questo, il grafico pubblicitario è ancora oggi un appassionato dell’analogico, la sua vena creativa si riversa su carta in qualsiasi occasione. Quando viene folgorato dall’ispirazione, disegna su quaderni, su fogli e anche sui tovagliolini per fissare una bozza e per non perdere l’idea.
Indice
Cosa Fa il Grafico Pubblicitario
Risulta essere davvero difficile sintetizzare tutte le mansioni ed i compiti che spettano ad un grafico pubblicitario, e forse per questa ragione conviene andare per gradi. Per iniziare, il grafico pubblicitario realizza i loghi di aziende, associazioni, enti, liberi professionisti e qualsiasi altra realtà abbia bisogno di un lavoro grafico per rappresentare i propri valori. In generale, ogni lavorazione grafica che incontri in rete, proviene dalla penna di un grafico pubblicitario, questo discorso non vale solo per i loghi che vedi quando entri sui siti delle aziende e dei liberi professionisti, ma anche quando ti imbatti nei banner pubblicitari che campeggiano sulle pagine Internet. Nonostante tu ci abbia oramai fatto l’abitudine, ognuno di quei lavori è frutto di un designer che è stato ingaggiato con una precisa missione, realizzare un disegno, un fotomontaggio o una lavorazione grafica per venderti un prodotto o un servizio, dunque coerente con un certo obiettivo e con una certa richiesta del cliente. Quando ti senti catturare da uno di questi elementi, quando senti che ha monopolizzato la tua attenzione, allora significa che dietro c’è un designer che sa fare il suo mestiere.
In realtà, qualsiasi disegno o lavoro grafico presente su Internet o sul cartaceo è frutto dell’opera di un graphic designer. Lo sono, per esempio, le locandine pubblicitarie affisse nei cartelloni che incontri per strada, ma anche le copertine degli album musicali e dei libri, che vengono commissionate generalmente dagli autori, dai produttori o dalle stesse case editrici ad un grafico professionista. Lo stesso discorso è applicabile in altri casi, le brochure ed i volantini sono opera di un grafico, così come l’impaginazione delle newsletter che ricevi via mail e persino la struttura grafica di quel biglietto da visita che ti ha lasciato qualcuno per promuovere la propria figura o azienda. Questo ci porta a tre considerazioni sostanziali, il graphic designer deve avere una eccezionale manualità e sapere disegnare con il talento di un fumettista, dunque deve sapere creare un disegno da zero. Ma deve anche avere spiccate competenze per quanto concerne l’impaginazione, e dunque la creazione di strutture grafiche all’interno delle quali verranno sistemati all’occorrenza testo, immagini e altri elementi, ovvero quello che viene comunemente definito layout. Infine, deve ovviamente sapere vendere ciò che rappresenta, altrimenti rimane un semplice creativo della penna.
Il lavoro di un designer, però, parte sempre dall’ascolto e dalla comprensione di ciò che vuole il cliente, dallo studio del suo brand e del prodotto o servizio da rappresentare, e dall’ottica di indirizzare un certo disegno ad un certo target. Inoltre, deve naturalmente conoscere tutti i materiali relativi al supporto che ospiterà il disegno, carta, cartoncino e tela, e avere una approfondita conoscenza dei software digitali.
Come Diventare Grafico Pubblicitario
Difficilmente un grafico inizia con l’intenzione di mettere la sua arte al servizio della promozione, perché quello è un qualcosa che viene dopo. In genere, la passione per il disegno è un talento che emerge da piccoli e che viene affinato da giovani, con pratica quotidiana e studio da autodidatti. Poi, a livello di studi, spesso chi sente questa passione come il proprio futuro professionale si iscrive ad un liceo artistico o all’Accademia delle Belle Arti. Per quanto concerne l’università, in realtà non è presente un vero e proprio corso per diventare graphic designer, l’indirizzo che più si avvicina a questa professione è il DAMS, Dipartimento Arte Musica e Spettacolo, soprattutto perché tratta argomenti fondamentali per un grafico, come per esempio la comunicazione visuale.
Terminata la laurea, ecco il master, è possibile trovarne di diverse tipologie soprattutto inerenti al marketing e alla comunicazione pubblicitaria. Visto che chi sa disegnare impara da ragazzino, il percorso di studi universitario ed il successivo master servono in modo particolare per formare le competenze inerenti alla comunicazione e al marketing, fondamentali per vendere e per sapersi vendere. Poi, come sempre, sono la pratica e lo studio quotidiano che consentono all’aspirante grafico pubblicitario di continuare quella formazione partita tanti anni prima. Ai quali vanno aggiunti i corsi per padroneggiare i software di grafica.
Quanto Guadagna un Grafico Pubblicitario
Risulta essere praticamente impossibile determinare quanto guadagna un grafico pubblicitario, dato che la maggioranza delle persone che fa questo mestiere opera come libero professionista. Va anche detto che un grafico pubblicitario è spesso costretto ad avere a che fare con budget limitati da parte delle aziende o dei professionisti che lo assumono a progetto, al pari di altri mestieri creativi, dunque, la remunerazione non è quasi mai conforme al sudore versato per diventare dei grafici esperti, dato che questa professione si basa molto sulla passione. Il discorso è diverso se si parla di grafici pubblicitari che lavorano in azienda, in questo caso la retribuzione media in Italia è di circa 22.000 euro con picchi di 70.000 euro, in base ai clienti che l’azienda stessa gestisce o al settore nel quale opera.