In questa guida spieghiamo come diventare ingegnere meccanico e vediamo cosa fa e quanto guadagna un ingegnere meccanico.
Il settore dell’ingegneria è un ambito ricco di opportunità per chiunque. Non esistono al mondo tipologie di laurea che siano così proficue da un punto di vista lavorativo, e i dati ogni anno confermano esattamente questo andamento. Eppure, fare di tutta l’erba un fascio è praticamente impossibile, le specializzazioni in ingegneria sono tantissime, tutte molto diverse tra loro. Spesso, chi approccia questo mondo tende alla confusione, molte di queste figure all’apparenza si somigliano, perché in fondo tutti i mestieri legati all’ingegneria hanno a che fare con la scienza e con le forze naturali che dominano questo mondo. Ecco perché oggi cercheremo di studiare una figura in particolare, facente parte di questo universo, l’ingegnere meccanico.
Come ricordato in precedenza, ogni branca dell’ingegneria si occupa di un determinato aspetto della scienza, in realtà questo è un discorso che può essere applicato anche a discipline come la fisica, e via discorrendo. Ebbene, l’ingegnere meccanico non si limita allo studio di un solo elemento, ma addirittura di tre, questa figura, infatti, si occupa di studiare e di combinare moto, energia e forza. Il suo obiettivo è teorizzare un macchinario cercando di unire questi tre aspetti e di sfruttarli armonizzandoli, e successivamente realizzare la macchina per soddisfare uno scopo pratico. Va però detto che, proprio per via di questo suo aspetto multidisciplinare, l’ingegnere meccanico è una figura poliedrica e difficilmente inquadrabile, le sue mansioni potrebbero infatti variare profondamente a seconda del campo nel quale egli opera o nel settore nel quale viene richiesto il suo intervento.
Ma c’è un’altra precisazione da fare, moto, energia e forza vengono considerati come i tre elementi appartenenti alla scienza dei materiali. Da ciò si capisce che il lavoro dell’ingegnere meccanico è un lavoro molto pratico, un lavoro orientato non solo alla creazione di un macchinario, ma anche alla sua gestione e alla sua manutenzione. Volendo usare un’espressione probabilmente scorretta, ma comunque indicativa, questo ingegnere è una sorta di scienziato meccanico, grande esperto di fisica e di scienza dei materiali, applica quotidianamente le sue conoscenze teoriche su aspetti pratici. La produzione dei sistemi meccanici, infatti, è sempre il principale fine dell’ingegnere meccanico, non è una disciplina facile, perché questo professionista deve padroneggiare diversi aspetti della scienza, tra cui anche materie come la meccanica dei fluidi, la chimica, la termodinamica e via discorrendo.
Indice
Cosa Fa l’Ingegnere Meccanico
Partiamo dalla definizione di questa figura, che già da sola rende molto bene l’idea, l’ingegnere meccanico si occupa della progettazione di sistemi meccanici, occupandosi poi anche della realizzazione fisica e della successiva manutenzione. Fa tutto questo applicando i principi fisici delle scienze dei materiali, e lo fa con un obiettivo, realizzare un macchinario che possa rispondere alle esigenze pratiche di un cliente, o della società per la quale lavora. Approfondendo cosa fa l’ingegnere meccanico, è possibile ottenere tante altre informazioni supplementari, per iniziare, questo professionista si occupa della realizzazione di impianti energetici, come potrebbe per esempio essere un sistema fotovoltaico o geotermico. Dopo di ciò, questo professionista non di rado si occupa anche della realizzazione di impianti di climatizzazione e di ventilazione. Inoltre, l’ingegnere meccanico naturalmente progetta e realizza anche sistemi meccanici votati alla produzione o al trasporto. Ecco perché questo professionista spesso lavora in settori quali l’industria, la produzione e i trasporti. Può anche fare parte di una società che si occupa di erogare consulenze.
Vediamo cosa fa l’ingegnere meccanico, durante il suo lavoro. Per iniziare, studia la reale possibilità di concretizzare un certo progetto che può essere richiesto da un cliente, in questa fase applica le sue conoscenze teoriche e determina la fattibilità o meno del progetto. Poi, se la risposta è affermativa, passa alla progettazione del sistema meccanico. In questa fase sono tantissime le operazioni che l’ingegnere compie, per esempio, può realizzare dei veri e propri bozzetti del progetto, oppure utilizzare software come il CAD o AutoCAD per approfondire la realizzazione del bozzetto e per simulare dei test di funzionamento. Dopo, la fase successiva è la realizzazione di un prototipo, il quale andrà testato nel concreto e sottoposto all’approvazione dell’azienda. Qui l’ingegnere meccanico deve essere sempre pronto a riconoscere eventuali errori o malfunzionamenti, realizzando le modifiche necessarie.
I compiti di un ingegnere meccanico, comunque, non sono finiti qui. Nello specifico, questa figura si occupa anche dell’aspetto della pianificazione, deve rispettare un budget, definire le spese per i materiali di costruzione, pianificare eventuali scadenze, istruire la squadra che utilizzerà quel macchinario e tanto altro ancora. Per quanto concerne la consulenza, l’ingegnere meccanico effettua sopralluoghi su richiesta, valuta le necessità del cliente e successivamente fornisce una sua idea di progetto. Tra i tanti sistemi meccanici che l’ingegnere realizza, troviamo motori, elettrodomestici come i frigoriferi, scale mobili e ascensori. Infine, questa figura si impegna anche nel trovare delle soluzioni tecnologiche innovative.
Come Diventare Ingegnere Meccanico
Per abbracciare questa professione, il percorso non è semplice. Per prima cosa, è necessaria l’iscrizione ad un corso di laurea in ingegneria meccanica, spesso è a numero chiuso, dunque il candidato deve necessariamente superare prima un test d’ingresso. Una volta superato, lo studente ha due possibilità, conseguire la laurea triennale in ingegneria meccanica, oppure proseguire con la specialistica. Questa scelta determina le possibilità di iscrizione all’albo, con la triennale un laureato può iscriversi alla sezione B dell’albo professionale, mentre con la specialistica è possibile accedere alla sezione A. In entrambi i casi, deve chiaramente superare l’esame di ammissione, viene organizzato dal Miur ed è a cadenza annuale.
Vediamo cosa cambia tra sezione B e sezione A. La prima consente l’accesso al titolo di ingegnere meccanico junior, la seconda al titolo di ingegnere meccanico vero e proprio. Come risulta essere ovvio che sia, gli ingegneri junior possiedono competenze e conoscenze minori rispetto a chi è iscritto alla sezione A. Va comunque sottolineato che il corso di laurea in ingegneria meccanica non è di certo l’unico che consente l’accesso all’esame di stato per l’iscrizione all’albo professionale. Esistono infatti anche altri corsi che consentono questa possibilità, come per esempio la laurea in design del prodotto industriale oppure quella in ingegneria energetica. Infine, il percorso di studio nella maggioranza dei casi prosegue con un master di specializzazione, master non obbligatorio ai fini dell’iscrizione all’albo, ma comunque fortemente consigliato. Gli ingegneri meccanici che possono vantarne uno partono avvantaggiati rispetto a coloro che ne sono sprovvisti.
Quanto Guadagna un Ingegnere Meccanico
L’ingegnere meccanico è una figura al momento richiestissima dalle aziende, ma è anche una di quelle che guadagna di più nel settore ingegneristico in Italia. Secondo le stime ufficiali, infatti, in media un ingegnere meccanico guadagna circa 18 euro all’ora, e circa 35.000 euro all’anno. Ovvero più del doppio della remunerazione media nella Penisola. Tra le altre cose, questa è anche una mansione che assicura uno stipendio elevato a partire dalla prima esperienza, da 22.000 euro a 27.000 euro. Come se non bastasse questo, l’ingegneria meccanica offre anche ottime possibilità di fare carriera, i professionisti con 3 o 4 anni di esperienza, infatti, possono anche arrivare a guadagnare 49000 euro. Infine, è importante specificare un altro dato molto interessante, un neo laureato in ingegneria meccanica trova lavoro mediamente entro 4 o 5 mesi dal conseguimento del titolo di studio.