In questa guida spieghiamo come diventare mediatore civile e vediamo cosa fa e quanto guadagna un mediatore civile.
In Italia, così come nel mondo, avere rapporti cordiali con tutti è ovviamente impossibile. Quando si forma una lite per motivi giudiziali o altro, se non si riesce a trovare un accordo si finisce davanti ad un giudice, il quale ha il compito di stabilire quale delle due parti abbia ragione, e quale dovrà essere il verdetto finale di una qualsiasi causa analizzata. Questa operazione, come sicuramente saprai, prevede delle spese molto alte in avvocati, ma anche delle tempistiche molto lunghe, che rallentano il processo decisionale e che finiscono per inasprire le contese, senza procurare benefici alle parti. Esiste una soluzione per evitare che ciò accada, parliamo del mediatore civile, una figura professionale che dal 2011 è stata addirittura resa obbligatoria in determinate casistiche.
Al contrario di altre professioni molto complesse e oscure, il mediatore civile è una figura semplice, il cui scopo è mediare i conflitti che nascono tra cittadini o imprese. Il mediatore civile, dunque, è quel professionista che cerca, tramite la comunicazione, di mediare le dispute e dunque di fare giungere le due parti ad un compromesso. Si parla di una figura professionale importante, in quanto consente di chiudere una causa prima ancora che essa diventi tale, di fatto, le due parti che si scontrano risparmiano sul costo degli avvocati, e risparmia persino lo Stato, il cui sistema giudiziario è già oberato di cause nei tribunali.
La creazione di questa figura, dunque, è stata pensata per accelerare il processo di accordo nel caso di qualsiasi tipologia di disputa, rivolgersi ad un mediatore civile non solo costa decisamente meno rispetto ad un avvocato, ma consente anche di velocizzare enormemente i tempi, senza per questo coinvolgere il sistema giudiziario statale. Ma l’azione del mediatore civile ha anche una sua natura sociale, rivolgendosi a lui, le due parti in contrasto hanno l’opportunità di raggiungere un compromesso in termini civili, senza per questo peggiorare la situazione, cosa che invece accade quando si finisce in causa davanti ad un giudice. Un momento che vede cadere del tutto i rapporti personali, mettendo le carte in mano ai rispettivi avvocati.
Indice
Cosa Fa il Mediatore Civile
Il mediatore civile è un esperto nell’arte del risolvere problemi, e questo ci mette davanti ad una prima, importante nozione, non si tratta di un giudice o di un arbitro con poteri decisionali, ma di un mediatore che favorisce la comunicazione tra le parti, proponendo soluzioni civili e aiutandole ad avvicinarsi in modo pacifico, risolvendo in casa i loro problemi ed evitando che la cosa possa finire in tribunale, dove il verdetto potrebbe essere molto aspro per una delle due parti, ed i costi ovviamente molto elevati. Questo significa che rivolgersi ad un mediatore civile non ha conseguenza vincolante, c’è l’opportunità di raggiungere un accordo, ma il mediatore non può imporre la sua volontà, ed i suoi clienti sono liberi di accettare un compromesso, o di rifiutarlo e procedere per vie legali. Va anche specificato che il mediatore è sempre imparziale, viene assunto da entrambe le parti e non opera per conto di nessuna di esse, al contrario di un avvocato, che fa ovviamente gli interessi di un solo cliente. Ma va anche detto che il lavoro del mediatore viene controllato dal Ministero della Giustizia, il che garantisce alle parti la presenza di un professionista sempre attento alle regole.
Questo significa che il mediatore civile lavora ed organizza gli incontri tra le parti in luoghi pubblici autorizzati dal Ministero della Giustizia, per i quali esiste un vero e proprio registro specializzato. Vediamo come lavora il mediatore. Per iniziare, esso viene assegnato direttamente dal Ministero, cosa che favorisce la trasparenza del suo lavoro. Una volta assegnato ad una certa controversia, il mediatore civile organizza diversi incontri tra le parti, nel tentativo di giungere ad un compromesso che possa fare contente entrambe, tramite il dialogo ed il confronto amichevole, senza legali o altro a rappresentare i soggetti. Va poi aggiunto che, nel caso le due parti dovessero giungere ad un accordo, sarà il mediatore civile a presentarlo al Ministero della Giustizia, ovvero l’unico organo statale con il potere di ratificarlo tramite l’intervento di un giudice.
Di fatto, si saltano tutti quei passaggi legali e burocratici che altrimenti porterebbero rischi, tempistiche molto lunghe e spese economiche notevoli. Nel caso la soluzione pensata dal mediatore non dovesse piacere ad una delle due parti, questa, come già detto, non avrà potere vincolante. Inoltre, esistono casistiche in cui l’intervento preliminare del mediatore non è facoltativo ma imposto direttamente da un giudice, questo avviene generalmente quando la disputa riguarda settori come l’immobiliare, l’usucapione, affitti di immobili, dispute condominiali, banche, e accordi familiari.
Come Diventare Mediatore Civile
Come risulta essere ovvio che sia, per diventare mediatori civili esistono dei requisiti imprescindibili. Per iniziare, la laurea, in questo caso, serve obbligatoriamente una laurea, anche triennale. Questo significa che qualsiasi tipo di laurea è accettata, anche se diversa da quelle in discipline come la giurisprudenza e l’economia. Risulta essere possibile fare a meno della laurea solo in un caso, quando l’aspirante mediatore civile è già iscritto ad un ordine professionale.
Nel caso in cui l’aspirante professionista soddisfi uno dei requisiti, ha l’opportunità di iscriversi ad un corso formativo apposito della durata di 50 ore, durante le quali otterrà tutte le competenze necessarie per svolgere questa professione. Il corso dovrà essere autorizzato dal Ministero della Giustizia, ed è successivamente richiesta anche la frequenza di un corso di aggiornamento a cadenza biennale. Detto questo, nel caso il mediatore civile desideri impegnarsi in campo internazionale, dovrà necessariamente dimostrare la propria competenza anche in ambito linguistico. Infine, al termine del corso, viene rilasciato un attestato che sancisce l’ingresso dell’aspirante nella professione.
Va anche specificato che l’attenzione ai corsi di formazione per mediazione civile deve essere massima, trattandosi di un corso a pagamento, non sono poche le scuole che propongono corsi molto costosi ma in realtà non autorizzati dal Ministero, i cui attestati non hanno alcuna valenza. Per questo motivo, se è tuo desiderio diventare mediatore civile, il consiglio è di evitare qualsiasi tipologia di corso non sia autorizzato dal Ministero della Giustizia, e di consultare il sito del Ministero per prendere visione dei corsi attualmente autorizzati.
Quanto Guadagna un Mediatore Civile
Risulta essere davvero molto complicato stabilire a priori quanto guadagna un mediatore civile, perché esiste un tariffario fisso per quanto concerne il suo intervento, che parte da 40 euro di minimo sindacale, ma che varia anche di molto in base alla tipologia di mediazione e in base all’importo del risarcimento. Per esempio, una disputa condominiale può portare una tariffa che va dai 40 euro ai 65 euro, ma una disputa che coinvolge due aziende può arrivare addirittura a 9000 euro di parcella. Come risulta essere ovvio che sia, tutto dipende dall’esperienza del mediatore e dalla sua conoscenza di un campo specifico, oltre che, ovviamente, dalla sua bravura nel convincere le parti a giungere ad un compromesso pacifico.