In questa guida spieghiamo come diventare mediatore creditizio e vediamo cosa fa e quanto guadagna un mediatore creditizio.
Il mediatore creditizio, noto anche come credit broker, svolge un lavoro che può portare a guadagni potenzialmente molto elevati, in base alla bravura con la quale si svolge questo mestiere. Inoltre, oggi sono numerosi i clienti alla ricerca di una figura di questa tipologia, quindi si parla di un mercato particolarmente florido e ricco di prospettive per chi abbraccia questa professione. Di contro, come spesso accade per questi tipi di lavoro, svolgerlo con competenza non è semplice, e si deve affrontare un percorso piuttosto complesso per poter diventare bravi.
Il mediatore creditizio è un vero e proprio intermediario, che agisce come consulente e che ha il compito di mettere in contatto un cliente con un istituto di credito. Sono molti coloro che si rivolgono ad un credit broker, perché hanno la necessità di reperire una banca disposta a concedere un prestito, un mutuo o un finanziamento. Si tratta di passaggi mai semplici per chi è estraneo a questo mondo, ed è per questa ragione che la consulenza di un mediatore di credito risulta spesso preziosa se non addirittura indispensabile. Non basta, infatti, reperire un istituto qualunque, questo per via del fatto che una certa persona potrebbe avere delle esigenze specifiche e diverse da altri clienti.
Naturalmente il lavoro svolto dal mediatore creditizio non si limita al semplice contatto, dato che include una serie di compiti e responsabilità che agiscono come corollario alla sua attività primaria. In questa sede è anche il caso di specificare da subito che il credit broker lavora sempre come libero professionista, di conseguenza non rappresenta una banca o un istituto specifico. Essendo un mediatore, non è dunque soggetto a vincolo di subordinazione, e agisce sempre per il bene del cliente che ha richiesto le sue prestazioni di consulenza. Non tutti possono svolgere questo lavoro, visto che si parla comunque di una professione esercitabile solo dopo aver richiesto e ottenuto l’iscrizione all’albo dell’Organismo degli Agenti e Mediatori, OAM.
Indice
Cosa Fa il Mediatore Creditizio
I credit broker offrono servizi specifici per aiutare le persone a trovare una fonte di credito, per esempio un mutuo o un prestito. Il loro compito è aiutare queste persone a sondare il mercato attuale, in modo tale da reperire una banca o un istituto aderenti alle proprie necessità, dunque capaci di offrire un accordo reputato conveniente. In altri termini, un mediatore del credito può aiutare un soggetto ad ottenere un prestito, finanziamento o mutuo trattando per suo conto con una banca.
Risulta essere possibile inquadrare la figura del credit broker come una sorta di ponte, che funziona da collegamento tra istituti di credito e altri intermediari con il cliente finale, ovvero con colui che ha la necessità di ottenere un prestito. Le sue capacità vengono spesso richieste quando un soggetto che ha bisogno di un mutuo non riesce a farselo concedere da una banca. In questo caso il credit broker avrà il compito di studiare una certa pratica, e di fare leva sulle proprie competenze per spingere in chiave positiva l’erogazione del credito. Il credit broker risulta essere una figura molto utile anche alle aziende, dato che ha la possibilità di usufruire di condizioni più vantaggiose rispetto alle classiche opzioni offerte dagli sportelli bancari.
Il lavoro di questa figura contempla una serie di passi che permettono di velocizzare i meccanismi della concessione di un certo mutuo o finanziamento. Dopo avere analizzato la pratica del cliente, eroga una consulenza atta a facilitare l’accoglimento di quella richiesta. Per esempio potrebbe consigliare al cliente un certo garante, per sbloccare la concessione di un prestito, oppure potrebbe trovare un utile compromesso tra importo erogato e durata del finanziamento. In altre parole, il credit broker fa tutto quello che è in suo potere per aiutare il cliente e per consentirgli di accedere al prodotto finanziario che gli interessa, alle migliori condizioni possibili.
Ovviamente esistono dei limiti che non possono essere superati, questo per via del fatto che il mediatore è un consulente, e per questo non ha alcuna procura da parte del proprio cliente. In sintesi, non può stringere accordi a nome del soggetto e firmare contratti. Tra l’altro non possiede nemmeno potere decisionale o voce in capitolo nella trattativa tra la banca e chi intende richiedere un prestito. In altre parole, nonostante non possa incidere direttamente, il suo lavoro consiste nel facilitare la trattativa per far ottenere al cliente un accordo più vantaggioso.
Come Diventare Mediatore Creditizio
Per svolgere la professione di mediatore del credito, l’aspirante professionista deve iscriversi a un corso formativo ufficiale, dunque erogato dall’OAM. Dovrà anche registrare un account di posta elettronica certificata e ovviamente sostenere e superare l’esame abilitante, dopo avere effettuato l’iscrizione sul portale ufficiale dell’OAM. In caso di superamento dell’esame, il professionista dovrà anche corrispondere le somme previste per l’iscrizione all’albo e presentare tutti i documenti richiesti. Esistono poi dei casi esentati dall’esame abilitante, e si tratta di coloro che hanno già svolto questa professione per 3 anni negli ultimi 5 anni, percependo un compenso annuo pari o superiore a cinquemila euro lordi.
Da sottolineare che il mediatore creditizio dovrà anche rinnovare la propria iscrizione all’albo ogni 12 mesi, cosa che include il versamento dei contributi previsti. Inoltre non serve possedere una laurea per richiedere l’iscrizione al corso o all’esame, dato che basta un titolo di studio come il diploma di scuola secondaria superiore. Infine, va detto che anche le società possono richiedere l’iscrizione al registro dei mediatori creditizi, in questo caso, però, esistono una serie di requisiti da rispettare, i quali vengono comunque chiariti dall’articolo 128 septies del Testo Unico Bancario, TUB.
Quanto Guadagna un Mediatore Creditizio
Poco sopra ti abbiamo spiegato che un mediatore creditizio percepisce una commissione per coprire la propria attività di consulenza. Di solito questa commissione viene calcolata in percentuale sull’entità del prestito o mutuo ricevuto dal cliente, e può aggirarsi intorno al 2% + IVA.
A questo proposito, è possibile fare un esempio pratico. Un mediatore con una commissione del 2%, su un importo erogato di trecentomila euro, prenderebbe all’incirca 7.200 euro per la propria consulenza. Basta questo per comprendere quanto possano farsi alti i guadagni di questo professionista, a patto di essere bravo e di coltivare un giro di clienti piuttosto nutrito. Del resto il lavoro che svolge va a grande vantaggio del cliente, dunque si tratta di una remunerazione adeguata al compito.