In questa guida spieghiamo come diventare organizzatore di eventi culturali e vediamo cosa fa e quanto guadagna un organizzatore di eventi culturali.
Non tutte le professioni sono chiare e non possono diventarlo con una semplice guida. L’organizzatore di eventi culturali fa parte di quel gruppo di mestieri di fatto molto complessi da inquadrare. Questo avviene per un motivo, spesso questa figura è un vero e proprio imprenditore, dunque scommette su progetti ed eventi programmati in proprio. Di riflesso, chiedersi con precisione cosa faccia l’organizzatore di eventi è quasi impossibile, semplicemente perché ogni imprenditore, anche all’interno della medesima categoria commerciale, ha il proprio modo di inquadrare la professione.
La figura dell’organizzatore di eventi culturali non è complessa da capire. Anzi, essendo questa una definizione piuttosto vaga, il rischio è un altro, generalizzare, e negare che un organizzatore possa anche ricoprire certi ruoli e certi compiti, potenzialmente molto lontani dalla categoria comune di organizzatore. Iniziamo con il fare una prima distinzione, una distinzione che da un lato vede il tipico organizzatore di eventi e dall’altro l’impresario. Nel primo caso parliamo di una figura che lavora per enti, associazioni o aziende, dunque un libero professionista che si impegna nell’organizzare un evento voluto o richiesto da un altro soggetto. Nel secondo caso, invece, parliamo di un vero e proprio imprenditore che si muove nel mondo artistico e culturale, che studia le tendenze, e che cerca di monetizzarle organizzando eventi che egli stesso programma e definisce.
La differenza tra queste due figure è abbastanza netta, l’organizzatore pianifica e dirige un evento con lo scopo di soddisfare le richieste e le aspettative di un ente. Ma lo fa prendendo spunto da un canovaccio, dunque da una prima bozza di evento stabilita insieme al cliente o imposta da questo. Nel caso dell’organizzatore impresario di eventi culturali, invece, è lui stesso a decidere tutto, essendo di fatto un vero e proprio imprenditore. Ma la questione non si esaurisce qui. Non è affatto detto che un organizzatore di eventi del primo tipo, non possa anche essere un imprenditore. Questo significa che le due figure potrebbero perfettamente coesistere all’interno di un solo organizzatore, qualcuno che lo abitualmente come professionista per clienti, ma che non disdegna di investire anche su alcuni progetti personali.
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Cosa Fa l’Organizzatore di Eventi Culturali
Volendo generalizzare, in questo caso un’operazione necessaria, l’organizzatore di eventi culturali gestisce tutto ciò che ruota intorno alla pianificazione e alla realizzazione concreta di una certa manifestazione. In sintesi, questo professionista è responsabile di ogni singolo dettaglio del futuro evento. Queste responsabilità partono dalla scelta dei contenuti di una mostra, dato che spesso questo aspetto viene lasciato alle decisioni di questo esperto. Inoltre, l’organizzatore di eventi culturali si occupa di definire tutti gli elementi che ruotano intorno all’evento, dunque si impegna nel trovare un luogo adatto, nella definizione del calendario dei vari eventi o esposizioni che si susseguiranno in quel luogo, e ovviamente tanti altri aspetti. Aspetti che coinvolgono servizi come il catering, la sicurezza e l’accoglienza, oppure la presenza di ospiti più o meno importanti e lo spazio che essi avranno all’interno del palinsesto dell’evento. Come se non bastasse già questo, l’organizzatore di eventi culturali ricerca e seleziona anche gli sponsor che sosterranno parzialmente o totalmente i costi dell’iniziativa, se questa è personale, questa sarà anche la fase più delicata e importante per l’impresario. Infine, è anche suo compito definire il costo dei biglietti.
Ma le responsabilità e i compiti di un organizzatore impresario sono molto più numerosi, non a caso una delle migliori doti di questo professionista è la sua versatilità, oltre che il network di conoscenze che può smuovere quando decide di organizzare un evento o viene ingaggiato per farlo. Per esempio, è compito dell’organizzatore di eventi culturali trattare con gli altri attori in gioco, nel tentativo di strappare i prezzi più convenienti ma senza sacrificare la qualità dei servizi, questo vale nel caso dei fornitori e dei proprietari dello spazio che ospiterà l’evento, ma anche delle agenzie di promozione dei servizi che si occuperanno della biglietteria, delle locandine, degli allestimenti, dell’illuminazione, degli inviti e via discorrendo. Inoltre, questa figura deve anche sapere trattare con le amministrazioni comunali per ottenere i necessari permessi per organizzare l’evento, dunque deve pure sapersi muovere nell’ambito delle leggi in materia. Poi deve occuparsi di trovare i fondi, nel caso l’evento sia organizzato, per fare un esempio, senza scopo di lucro e dunque senza investimenti da parte dell’ente cliente.
Tutti questi impegni presuppongono la presenza di doti innate, che non si apprendono con lo studio. Intanto l’organizzatore di eventi non svolge un lavoro da ufficio, è sempre in giro per l’Italia o all’estero, perché gestire le relazioni con gli altri soggetti è parte fondante del suo lavoro, dato che essenzialmente si basa sulla rete di conoscenze e di collaborazioni. Inoltre, gli spostamenti geografici sono necessari anche per effettuare i sopralluoghi sul posto, per visionare le possibili sedi, per monitorare i lavori in corso e via discorrendo. In base a quanto detto, un organizzatore di eventi deve avere pazienza e spirito di sacrificio,dovrà essere capace di reggere ritmi forsennati, e di risolvere tutti i problemi in brevissimo tempo.
Come Diventare Organizzatore di Eventi Culturali
Fino a poco tempo fa non esistevano corsi specifici per questa figura. Nonostante esista da sempre, solo di recente l’organizzatore di eventi culturali ha visto comparire dei corsi universitari e dei master specifici per la propria futura professione. Per iniziare, a livello di laurea, le opzioni sono diverse, scienze dello spettacolo, ma anche sociologia della comunicazione, sono ottime basi di partenza. Meglio ancora se si sceglie di affrontare percorsi più complessi, come, per esempio, economia dello spettacolo o indirizzi affini. Poi, serve anche il conseguimento di un master, quelli in project management e in management aziendale, ma anche il cultural management e il marketing sono specializzazioni molto caldeggiate. Le possibilità in termini di formazione, dunque, sono quasi infinite.
Quanto Guadagna un Organizzatore di Eventi Culturali
Essendo un libero professionista, il guadagno di un organizzatore di eventi è direttamente proporzionale alla quantità, e ovviamente alla qualità, dei propri clienti. L’event planning è una disciplina che basa anche molto del suo successo sulla capacità di coinvolgere player noti o sponsor facoltosi. Diciamo che in media in Italia un organizzatore di eventi culturali di fama guadagna circa 50.000 euro annui.
Entrando nello specifico, le medie parlano di circa 25.000 euro per chi si affaccia in questo settore senza esperienza, fino ad arrivare ai 70.000 euro con oltre 10 anni di attività. Di contro, l’organizzatore ha anche le sue spese, spesso chi lavora con tanti clienti lo fa dirigendo un proprio staff, il quale ha il compito di sgravarlo da alcuni degli innumerevoli compiti che gli spettano, e lo staff rappresenta ovviamente una spesa. Infine, i guadagni più elevati appartengono solo a chi possiede le certificazioni internazionali, come il CMP, il CMM e il CAE, fondamentali per lavorare con enti e aziende di caratura mondiale.