In questa guida spieghiamo come diventare preparatore atletico e vediamo cosa fa e quanto guadagna un preparatore atletico.
Per partecipare ad uno sport in chiave agonistica, professionistica o amatoriale, serve naturalmente affrontare una quotidianità da atleta, questo significa rinunciare a tanti aspetti che di solito appartengono ai ragazzi comuni, come il fare tardi la sera o concedersi qualche momento di svago, staccando la spina. Di contro, sono gli allenamenti il vero fattore che fa la differenza tra un vero atleta e una persona di talento, ma non adeguatamente orientata verso questo obiettivo. Indipendentemente dal fatto che si tratti di sport individuali, o di sport di squadra, le società impongono sempre la presenza di una figura ingombrante, ma decisiva, ti stiamo parlando del preparatore atletico, ovvero il professionista responsabile della preparazione e degli allenamenti in tutti gli sport competitivi.
Il preparatore atletico è uno specialista degli allenamenti, conosce il fisico e le necessità di uno o più atleti e provvede a pianificare ogni singola sessione seguendo un determinato obiettivo. In parole povere, questa figura si occupa del mantenimento della forma fisica degli atleti professionisti o amatoriali, può essere ingaggiato da una società, basti pensare alle squadre di calcio, da una federazione nazionale oppure dallo stesso atleta, in questo caso lavorando come libero professionista. La peculiarità di questa figura che può lavorare curando gli allenamenti e la forma di un intero team oppure concentrarsi su un singolo atleta, che magari in quel momento richiede attenzioni specifiche e maggiori. Il suo è un lavoro che copre molte sfaccettature, è responsabile della preparazione degli sportivi prima, dopo e durante l’avvio della stagione, e deve pianificare gli allenamenti basandosi sullo stato della forma fisica e sugli obiettivi che la società intende raggiungere in quel preciso periodo. Si tratta, in sintesi, di pianificare un calendario che possa fare trovare pronti gli sportivi o le squadre in un dato momento della stagione, per competere in vista dei traguardi prefissati.
Risulta essere altrettanto importante il suo ruolo quando si tratta di ripristinare la forma fisica degli atleti in seguito ad un infortunio o ad uno stop forzato, in questi momenti, il preparatore atletico pianifica un allenamento apposito per un singolo atleta, portandolo al recupero completo ma senza mai forzare le tappe. Nel fare tutto questo, il preparatore non viene mai lasciato solo, deve infatti confrontarsi con altre figure come l’equipe medica della società sportiva o l’allenatore, in quanto meccanismo di una macchina che deve essere oliata alla perfezione per potere funzionare. Per quanto concerne l’allenatore, è anche utile sottolineare che, di solito, è questa figura a portarsi dietro anche il preparatore atletico, questo significa che tra i due si crea un rapporto di fiducia e di stima reciproca e che gli allenamenti vengono spesso decisi da entrambi.
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Cosa Fa il Preparatore Atletico
C’è un aspetto che non abbiamo ancora trattato, i compiti del preparatore atletico cambiano, alle volte molto profondamente, in base alla fascia d’età degli atleti. Per farti un esempio, ancora una volta citando le squadre di calcio, un preparatore che lavora con i Pulcini o con i giovanissimi agisce preparando i ragazzi soprattutto da un punto di vista coordinativo, atletico e fisico, in pratica diventa un vero e proprio tutor il cui scopo è allenare il ragazzo per farlo crescere in modo adeguato alla sua età. La situazione cambia se si parla di atleti già formati, ma anche di ragazzi più grandi, in questi casi, la preparazione è prettamente atletica e ha lo scopo di preparare gli sportivi a raggiungere un risultato con il corretto stato di forma . Da un punto di vista concreto, oltre allo sviluppo del piano di allenamento nel breve, nel medio e nel lungo periodo, il preparatore atletico passa le sue ore di lavoro sul campo d’allenamento, è qui che incita gli sportivi a dare il massimo e a seguire il programma assegnatogli.
I compiti del preparatore atletico non si esauriscono qui, ha infatti il compito redigere dei rapporti di lavoro contenenti tutti gli sviluppi registrati durante gli allenamenti e gli obiettivi raggiunti. Questi resoconti sono ovviamente personalizzati, dunque indicano per filo e per segno come si è allenato un certo sportivo, se ha fatto il proprio dovere oppure se è necessario richiamarlo all’ordine. Non di rado, il preparatore si occupa anche di stabilire il menu che la squadra consumerà durante i pasti. Infine, questa figura gestisce anche gli allenamenti di riscaldamento che si tengono a ridosso dell’inizio della competizione.
Come Diventare Preparatore Atletico
Il futuro preparatore atletico non può assolutamente fare a meno di conseguire una laurea in scienze motorie, completa di ciclo triennale e magistrale. Risulta essere un titolo di studio fondamentale, per chi intende padroneggiare la scienza del corpo umano e delle attività motorie, compresa la gestione dell’aspetto mentale e pedagogico. Superata questa fase, il laureato deve scegliere il settore sportivo entro il quale calarsi, e in seguito iscriversi ad un corso che sia certificato da una delle tante federazioni sportive, come l’APFIP o l’AIPAC, si tratta sempre di corsi a pagamento e a numero chiuso, che richiedono dunque il superamento di un test preliminare.
In genere i corsi hanno una durata compresa tra 20 ore e 50 ore e prevedono anche un esame finale, superandolo, si ottiene il patentino necessario per poter esercitare la professione di preparatore atletico. Infine, è importante che il preparatore si tenga sempre aggiornato sugli sviluppi scientifici relativi alla propria professione, i corsi di aggiornamento, quindi, sono frequenti e spesso obbligatori per rimanere al passo.
Quanto Guadagna un Preparatore Atletico
Lo stipendio medio di un preparatore atletico varia in base alla strada professionale scelta, molti decidono di lavorare come dipendenti presso società, federazioni o strutture sportive, mentre altri arrotondano anche svolgendo lavori di consulenza. Altri ancora, dopo la gavetta, scelgono di aprire un proprio studio o centro. Purtroppo, mai come in questo caso, stabilire una media in termini di remunerazione è praticamente impossibile, ti basti pensare che un preparatore atletico che lavora in Serie A può arrivare a guadagnare circa 120.000 euro annui e che nelle categorie inferiori raramente si scende al di sotto di 3.000 euro mensili. Inoltre, l’entità dello stipendio dipende anche dalla tipologia di impiego, un preparatore atletico che segue un singolo atleta di solito ha un tariffario a ore e chiede intorno ai 50 euro.
Chi sceglie di seguire la strada offerta dal mondo del calcio, ma questo vale anche per altri sport come il basket, è importante che sappia che gli stipendi possono rivelarsi davvero interessanti, ma che serve fare molto esperienza prima di farsi notare. Questo perché la concorrenza in questi ambiti sa essere spietata, e spesso le carriere dei preparatori atletici non riescono ad andare oltre le società dilettantistiche. Naturalmente per i liberi professionisti è difficile stabilire a priori un guadagno medio, se gli atleti o le società sono di fama mondiale, possono arrivare a guadagnare cifre molto elevate.