In questa guida spieghiamo come diventare product manager e vediamo cosa fa e quanto guadagna un product manager.
Nei meccanismi di un’azienda sono numerosi i ruoli professionali decisivi per portare al successo il business. Da questo punto di vista, le imprese produttrici oggi non possono fare a meno di includere all’interno del proprio organico il product manager, una figura altamente specializzata, che si occupa a tutto tondo di ciò che riguarda un prodotto. Eppure, questa figura così specializzata necessita di un accorto approfondimento, perché i suoi ruoli e le sue responsabilità sono così ampie da richiedere più di qualche riga per trattare l’argomento. Vediamo dunque chi è il product manager, cosa fa, come diventarlo e quanto guadagna.
Come dice il nome stesso, il product manager è il responsabile del prodotto, in altre parole, è quella figura che all’interno di un azienda si occupa di un prodotto a 360 gradi. Ovvero dalla sua definizione a livello progettuale, fino ad arrivare alla sua promozione specifica sui mercati all’interno dei quali viene lanciato. La storia di questa figura è davvero molto curiosa, il product manager venne creato negli USA intorno agli anni 30, a causa di un prodotto che stava avendo una crisi nera sul mercato. Fu così che l’azienda Procter and Gamble decise di creare una figura manageriale con il solo scopo di occuparsi di quel prodotto, la saponetta Camay, i risultati furono talmente positivi che, da quel momento, la suddetta professione andò espandendosi in tutti gli Stati Uniti d’America, e successivamente in tutti i Paesi industrializzati del mondo.
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Cosa Fa il Product Manager
La domanda a questo punto è relativa a cosa si occupa il product manager. La risposta potrebbe sembrare scontata, si occupa dei prodotti. In realtà i compiti del suddetto manager sono molto più ampi e complessi, e possono riguardare non solo la progettazione di nuovi prodotti da lanciare sul mercato, ma anche la ridefinizione di vecchi prodotti che non stanno riscuotendo il successo preventivato dall’investimento. Il suo ruolo principale, dunque, è occuparsi della realizzazione di un prodotto che possa esaudire le esigenze di un certo mercato, ottimizzando gli investimenti dell’azienda per realizzare il massimo del guadagno.
Come anticipato poco sopra, però, i compiti del product manager vanno oltre. Per iniziare, la sua area d’azione è quella commerciale, dunque questa figura non si occupa direttamente della fase tecnica di progettazione di un prodotto, che invece spetta al project manager. Questo significa che il product manager ha il compito di avere un’idea su un prodotto commerciabile, e di seguire il comparto della produzione per realizzare un bene di consumo che ottenga il consenso del mercato, questo presuppone, dunque, che il product manager abbia anche una chiara prospettiva dei mercati attuali, e quindi capacità di analisi non comuni.
Quando poi il prodotto viene realizzato, è ancora una volta il product manager che si occupa della sua collocazione all’interno di una certa linea di prodotti, sempre avendo come riferimento un determinato settore del mercato. Risulta essere è lui che si occupa dell’assortimento, dunque della decisione in merito alle quantità da produrre, del packaging e di conseguenza dell’aspetto della confezione, che include la scelta dei colori, delle immagini e di qualsiasi altro strumento di marketing visuale che possa catturare il consumatore. Una volta che il prodotto è stato lanciato sul mercato, è responsabilità del product manager analizzarne il ciclo di produzione e dunque la sua monetizzazione per l’azienda.
Infine, da sottolineare che è il manager del prodotto a stabilire il prezzo e dunque la fascia di utenti cui rivolgere il prodotto, oltre che le strategie di marketing ed i canali attraverso i quali muovere la pubblicità del prodotto. Infine, nei casi di prodotti già esistenti, il product manager ne analizza gli aspetti e propone nuove strategie per migliorarne il successo.
Come Diventare Product Manager
Il percorso formativo necessario per diventare product manager è molto vario, ma parte generalmente da un corso di laurea in economia e management, con l’opzione alternativa riguardante il corso di laurea in ingegneria. Dopo il suddetto titolo di studio, però, il futuro product manager ha la necessità di espandere le proprie competenze, una missione che spesso viene realizzata seguendo corsi specialistici e master in marketing aziendale.
Infine, da sottolineare l’importanza dello stage formativo accessibile tramite i master, solo in questo modo il manager del prodotto può confrontarsi con gli aspetti pratici di questa professione così entusiasmante, accumulando l’esperienza di base necessaria per poter lavorare sul campo e ovviamente ottenendo l’opportunità di dimostrare il proprio talento, conquistando da subito un contratto con un’azienda. Infine, il product manager non smette mai di studiare, dato l’evolversi continuo del mercato, questa figura deve sempre aggiornarsi in merito alle novità.
Competenze di un Product Manager
Le qualità di un ottimo product manager impongono anche una capacità notevole nello studio dei mercati, e soprattutto delle aziende che operano al loro interno, dunque della concorrenza. Inoltre, il manager del prodotto deve anche sapere operare in simbiosi con le altre figure di management che operano all’interno dell’azienda, come, per esempio, il brand manager, che si occupa dell’immagine aziendale, ed il già citato project manager, che si occupa invece della progettazione fisica di un prodotto.
Deve anche avere una spiccata attitudine allo studio delle esigenze dei consumatori, in quanto si tratta di un aspetto fondamentale per ideare e realizzare un prodotto che sia realmente appetibile sul mercato, e dunque in grado di portare un guadagno all’azienda, valorizzando l’investimento fatto.
Infine, va fatta un’ulteriore precisazione sulle competenze del product manager, questa figura, infatti, viene spesso utilizzata nell’ambito dei mercati B2C, Business to Consumer, dunque nella vendita di prodotti a mercati di largo consumo. In realtà, il manager del prodotto può anche essere assunto da un’azienda che opera in un mercato B2B, Business to Business, e che dunque vende prodotti o infrastrutture ad altre aziende: in questo caso, le responsabilità del product manager cambiano e diventano nettamente più tecniche, dato che il professionista dovrà operare, per la maggioranza del tempo, a stretto contatto con il project manager e con il comparto produzione. Da questo punto di vista, chi può vantare una laurea in ingegneria ed una profonda conoscenza tecnica può avere possibilità maggiori rispetto a chi ha scelto di specializzarsi in marketing, di contro, la specializzazione in marketing è ideale per chi ha intenzione di impiegarsi presso le aziende B2C.
Quanto Guadagna un Product Manager
Lo stipendio medio del product manager può essere molto variabile, in quanto legato direttamente all’esperienza e alla bravura di questa figura. In Italia un product manager di livello junior guadagna circa 12000 euro l’anno, con la possibilità di salire a circa 16000 o 18000 euro dopo il primo anno di attività. Una volta arrivato al livello senior, dunque con 4 o 5 anni di esperienza alle spalle, un product manager può arrivare a guadagnare dai 46000 euro ai 50000 euro annui, ovvero quasi il triplo dello stipendio medio di chi lavora in Italia.
Come risulta essere ovvio che sia, in base all’esperienza e alla conoscenza delle lingue e dei mercati stranieri, un product manager può anche arrivare a guadagnare cifre superiori all’estero. In generale, facendo una media relativa a tutti i product manager che operano nel nostro Paese, lo stipendio medio arriva intorno ai 39000 euro annui. Infine, da sottolineare che in Italia attualmente un product manager con esperienza superiore ai 10 anni può arrivare a percepire anche 100000 euro all’anno.