In questa guida spieghiamo come diventare promotore finanziario e vediamo cosa fa e quanto guadagna un promotore finanziario.
I piccoli ed i grandi risparmiatori difficilmente fanno a meno di un promotore finanziario, ovvero di una figura che si occupa di promuovere prodotti e servizi finanziari, attraverso i quali propone ai propri clienti diversi modi e soluzioni per investire i loro risparmi. Nonostante la crisi economica, oggi il promotore finanziario non solo è una figura particolarmente ambita, ma anche un professionista rispettato e del quale i clienti si fidano davvero molto, soprattutto perché parliamo dell’unica figura professionale che ha la possibilità di promuovere questo tipo di servizi al di fuori della propria sede di competenza.
Il promotore finanziario, che dal 2015 ha assunto il nome di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, è un vero e proprio consulente che incontra i propri clienti interessati ad effettuare degli investimenti. A questi, il promotore propone servizi o prodotti finanziari nei quali c’è la possibilità di investire, come per esempio fondi e obbligazioni. Ovviamente, il promotore finanziario opera rappresentando l’ente per il quale lavora, che può essere un istituto di credito, un istituto di intermediazione immobiliare, oppure un qualsiasi altro intermediario abilitato. In altre parole, si tratta di un esperto a tutto tondo che, proprio come fanno le altre figure di rappresentanza, diventa un’estensione del soggetto per il quale lavora e cerca in tutti i modi di entrare in sintonia con i clienti, da un punto di vista professionale ma anche da un punto di vista umano e di fiducia.
Indice
Cosa Fa il Promotore Finanziario
Il promotore finanziario incontra, programma, presenta e, soprattutto, informa e cerca di convincere i propri clienti della bontà di un certo servizio o strumento finanziario proposto dall’ente che rappresenta.
Trattandosi dell’unica figura abilitata ad operare al di fuori della sede fisica, il promotore finanziario contatta e incontra di persona i clienti potenzialmente interessati all’investimento proposto. Durante questa fase il promotore cerca di illustrare i vantaggi di un certo investimenti, spingendo e convincendo i clienti a rivolgersi all’ente o banca che egli rappresenta, va poi specificato che il promotore, a differenza del consulente finanziario, è l’unico che può agire uscendo dalla sede della società che rappresenta.
I suoi compiti partono dalla riunione con il direttivo dell’ente, banca o istituto di intermediazione immobiliare che egli dovrà rappresentare, durante questo momento, il promotore viene formato su quelle che sono le politiche dell’azienda per la quale lavora, sia per quanto concerne le vendite, che per i prodotti e per il rapporto con i clienti. Stabilite queste indicazioni, il promotore finanziario analizza approfonditamente il mercato aggiornandosi in modo professionale sui diversi aspetti che diventano fondamentali per proporre un certo servizio, come per esempio la fluttuazione dei tassi di interesse nel mercato immobiliare, oppure dei prodotti di investimento.
Fatto questo, il promotore finanziario prende contatto con i clienti e cerca di stabilire con loro una linea diretta di comunicazione, per offrire i servizi proposti dall’ente, eventualmente, è anche disposto ad uscire dalle sedi aziendali per recarsi a casa dei clienti o delle imprese potenzialmente interessate all’acquisto, così da avere la possibilità di analizzarne le esigenze e di promuovere prodotti o servizi finanziari facendo leva su rapporti professionali e umani altrimenti molto complicati da creare a distanza. In caso di successo, è lui ad essere responsabile della stipula dei contratti e dell’assistenza ai propri clienti, questo significa che il suo lavoro non termina al momento della firma d’acquisto di un prodotto o servizio, ma prosegue anche dopo, dato che sarà proprio il promotore finanziario a dovere tenere aggiornato il cliente sull’andamento del suo investimento. Infine, il promotore finanziario si occupa anche della consegna di tutti i documenti di rito al cliente.
Come Diventare Promotore Finanziario
La professione del promotore finanziario richiede il conseguimento di una laurea in ambito economico o nel management, seguita da un corso specialistico in finanza dei mercati, va comunque detto che la legge stabilisce che, per richiedere l’accesso all’albo, il requisito minimo didattico corrisponde ad un diploma di scuola media.
Una volta completato il percorso didattico, l’aspirante promotore deve necessariamente richiedere e ottenere l’iscrizione all’Albo dei Promotori Finanziari, APF, l’esame per accedere all’albo è composto da 60 domande a risposta multipla da completare entro 85 minuti, ed è accessibile tramite il versamento di una quota di iscrizione pari a 175 euro. Le domande vengono sorteggiate in modo casuale da un database pubblico che conta circa 5.000 quesiti. In presenza di pregressa esperienza nel settore, il candidato può anche richiedere l’esonero dall’esame di accesso ed ottenere immediatamente l’iscrizione all’Albo dei Promotori Finanziari.
Infine, da sottolineare che questo esame viene indetto tre volte all’anno, con cadenza quadrimestrale. In caso di superamento dell’esame, il promotore finanziario viene accompagnato presso una postazione informatica, attraverso la quale effettuerà direttamente ila sua iscrizione all’APF.
Oltre all’obbligatoria iscrizione presso l’APF, al promotore finanziario si richiede anche il rispetto assoluto del codice deontologico imposto dall’Albo dei Promotori Finanziari. Nello specifico, il professionista dovrà sempre e comunque fare gli interessi del cliente e non quelli dell’ente per il quale lavora. Inoltre, questa figura ha anche l’obbligo della trasparenza, dunque deve fornire qualsiasi informazione più o meno importante in merito ai prodotti o servizi finanziari che vende, così da mettere il cliente nelle condizioni di potere fare una scelta chiara e coscienziosa. Infine, il promotore finanziario si impegna anche a seguire il cliente dopo la stipula del contratto. Da sottolineare che vizi di forma come l’opacità del servizio e la mancata comunicazione delle eventuali perdite relative all’investimento effettuato dal cliente, possono portare alla radiazione dall’albo e dunque all’impossibilità di continuare lo svolgimento della professione di promotore finanziario.
Quanto Guadagna un Promotore Finanziario
Il promotore finanziario non è una figura che guadagna cifre esorbitanti, anzi, viene sovente pagato con una percentuale che va dallo 0,8% all’1% del totale del fatturato generato dagli investimenti dei clienti che ha portato alla firma di un contratto. In altre parole, a meno di non aver creato un giro di clienti davvero notevole, il promotore finanziario non guadagna molti soldi, anche se vengono aggiunte eventuali commissioni. Secondo le rilevazioni di settore, infatti, la maggioranza dei promotori finanziari guadagna una cifra inferiore ai 20.000 euro, e nel 5% dei casi non si raggiungono neanche i 9.000 euro annui. Va comunque specificato che non sono pochi i casi dei promotori finanziari che raggiungono una remunerazione annua dai 30.000 ai 50.000 euro, ai quali va aggiunta anche una percentuale minima che oscilla fra i 100.000 e addirittura i 180.000 euro, in questo caso, però, si tratta di professionisti con anni di esperienza alle spalle.