In questa guida spieghiamo come diventare sarto e vediamo cosa fa e quanto guadagna un sarto.
Tra i mestieri artigianali che esistono da tempo immemore, uno dei più importanti e affascinanti di sempre è quello del sarto. Si tratta, infatti, di una professione antica, che si basa su una fortissima passione per ago e filo, e che oggi continua ad esercitare un fascino intramontabile su tanti uomini e tante donne. Questo perché, rispetto al passato, anche questa professione si è andata evolvendo, senza però perdere il suo principale vantaggio, ovvero potere sfruttare un talento per mettere in piedi una propria attività di bottega. In base a quanto detto finora, è sicuramente utile approfondire questa figura.
Il sarto è l’esperto di forbici, ago e filo, conosce qualsiasi tessuto, capo d’abbigliamento o accessorio, ed è in grado di confezionarlo da zero o ripararlo, riportandolo allo stato originale, come se fosse appena uscito dal negozio. Si tratta di una professione che spesso sconfina nell’arte, considerando l’importanza di questa figura non solo per i bisogni quotidiani delle persone comuni, ma anche per le necessità di tutti coloro che lavorano nel mondo della moda. Naturalmente si tratta di un mestiere che spesso ha origini familiari, e che viene tramandato di generazione in generazione, molti dei sarti di oggi, anche i più giovani, hanno preso in mano le redini della sartoria di famiglia e hanno partecipato a trasportarla nel nuovo millennio, magari approfittando anche delle nuove tecnologie e della promozione online. Va però detto che chiunque può diventare sarto, anche chi non proviene da una famiglia di esperti, bisogna però applicarsi e possedere comunque una certa predisposizione naturale al taglio e al cucito.
Bisogna però dire un’altra cosa, il termine sarto oggi viene spesso confuso, e non è strano che ciò accada, perché dietro questa etichetta si nasconde un mestiere dalle mille sfaccettature diverse. Se vogliamo però attenerci alle regole, e a ciò che sentono di essere i sarti professionisti, ecco una definizione chiara di questa figura, il sarto è colui che si occupa della cucitura delle tele e dei tessuti, di una giacca o di un vestito, passando per qualsiasi altra cosa composta da stoffa. Chi fa questo mestiere, sostiene che il vero sarto fa questo, e non si occupa del confezionamento dei vestiti da zero, dunque partendo dai cartamodelli. Poi ci sono altre persone che si occupano di entrambi gli aspetti, includendo anche il progetto di disegno della bozza di un abito, e spesso ciò accade perché sono gli stessi clienti a ricercare una figura che possa occuparsi di tutto il pacchetto.
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Cosa Fa il Sarto
Volendo includere anche gli altri compiti visti poco sopra, che non tutti i sarti svolgono, ecco di cosa si occupa questa figura, confeziona gli abiti, li ripara, li modifica sotto richiesta del cliente, sa utilizzare i macchinari di taglio e cucito, sa come trattare i tessuti in modo adeguato, e, infine, sa anche come calcolare un preventivo che tenga conto delle spese dei materiali e della manodopera, da vero artigiano. Partiamo comunque dai compiti che appartengono ai sarti che non si occupano degli aspetti creativi del mestiere, la cucitura e la riparazione degli abiti. In questo caso le operazioni sono piuttosto semplici da intuire, chi svolge questa professione si occupa di unire i pezzi di stoffa secondo delle precise direttive, di riparare gli strappi e i danni ai vestiti, di applicare o sostituire le cerniere, di inserire bottoni, di eseguire orli e di misurare gli abiti per evitare sbagli.
Per quanto riguarda il mestiere di sarto creativo, che spesso ha a che fare con il mondo della moda, qui l’aspetto della creazione degli abiti assume un ruolo importantissimo. In questo caso il sarto può lavorare su commissione di uno stilista o di un cliente, dunque partire da un disegno ben definito, oppure creare i bozzetti dai quali poi realizzerà i cartamodelli per la cucitura dell’abito. In questo caso spesso il sarto opera anche con un certo numero di campioni di tessuto da proporre al cliente, per andare meglio incontro ai suoi desideri, naturalmente è anche suo compito consigliarlo sui tessuti che reputa essere migliori per un certo abito o accessorio. Inoltre, realizza sempre un modello base per potere sottoporlo al cliente e per poter poi effettuare eventuali modifiche. Chiaramente il sarto che si occupa di questi compiti deve essere un grande esperto di tessuti, deve conoscere tutte le tecniche di taglio e di cucito, e deve anche aggiornarsi sugli ultimi trend in fatto di moda. Indipendentemente dal fatto che si tratti di aggiusti sartoriali o di realizzazioni di vestiti su misura, un sarto deve sempre possedere un notevole bagaglio di conoscenze in relazione alle tele e ai tessuti, oltre che alle tecniche. Infine, una qualità obbligatoria per un sarto è l’occhio, deve sempre capire quale abito si adatta a quale persona, per esaltare i suoi pregi e per nascondere i suoi difetti.
Come Diventare Sarto
La strada per diventare sarti è fatta di molteplici vie, si parte sempre da un’Accademia di taglio e cucito e dall’esperienza pratica in un laboratorio, per poi scegliere il proprio destino. Un destino che potrebbe essere quello dell’apertura di una bottega oppure l’impiego presso un’azienda di moda o un atelier, come dipendente e non come libero professionista. Per potersi specializzare in modo ulteriore, esistono diversi corsi e accademie relativi alla modellistica e alla sartoria, per esempio, gli istituti IPSIA consentono di accedere ad un corso triennale al termine del quale si ottiene la qualifica di operatore della moda. Naturalmente, per potere aspirare agli ingaggi più remunerativi, cioè quelli legati al mondo della moda, bisogna studiare molto e imparare come fare strada in un universo dove la competizione e lo stress sono molto alti. Infine, va sottolineata tutta l’importanza del tirocinio, qui come non mai, conta tantissimo l’esperienza accumulata in bottega, come apprendista al fianco di un sarto esperto.
Quanto Guadagna un Sarto
A dispetto dei luoghi comuni, un sarto può arrivare a guadagnare molti soldi, a seconda della sua abilità e della strada che ha scelto per la propria professione. Va poi detto che il guadagno cambia anche in base alle tempistiche, chi si occupa solo di aggiusti sartoriali sa che la remunerazione è immediata, ma dipende anche dal numero di clienti e dalla rapidità nel lavorare. Chi invece si occupa di confezionamento, sa che i guadagni potrebbero arrivare molto dopo, per via della dilazione dei pagamenti, ma che saranno anche più cospicui. Di contro non è facile avviare questa attività, e almeno all’inizio bisogna sapersi accontentare facendo leva sulla propria passione e sullo spirito di sacrificio, gli apprendisti, infatti, spesso non vanno oltre i 200 euro mensili. Poi, però, i frutti di questo impegno emergono, secondo le statistiche, infatti, un sarto in Italia guadagna in media 34.200 euro all’anno. Gli stipendi partono comunque da un ottimo livello, circa 24.000 euro, per poi arrivare potenzialmente anche a 48.000 o 50.000 euro,questo dipende naturalmente dall’esperienza e dalla fama conquistata dal sarto, soprattutto a livello di branding personale, perché ciò gli consente di ricevere richieste anche dagli stilisti più famosi.