In questa guida spieghiamo come diventare scenografo e vediamo cosa fa e quanto guadagna uno scenografo.
Le professioni creative stanno riscoprendo un successo molto ampio in questa particolarissima fase storica che sta attraversando la nostra società, soprattutto in ambito scenico, teatrale e televisivo, non sono poche le figure professionali che non hanno attraversato tutte le difficoltà della crisi economica, dato che parliamo di un comparto da sempre apprezzato dagli italiani, a dispetto delle difficoltà finanziarie. Ecco che lo scenografo rappresenta una figura chiave di questo mondo, insieme allo sceneggiatore, dato che da lui dipende l’aspetto creativo ed il realismo delle scenografie adottate non solo a teatro, ma anche presso gli studi televisivi e gli studi cinematografici.
Lo scenografo è un creativo, a differenza di altre professioni, la sua qualità fondante è la creatività e la capacità di guardare oltre le barriere, immaginando cose che possano emozionare lo spettatore, aiutarlo a immedesimarsi nello spettacolo che sta fruendo e dunque regalare un valore aggiunto allo stesso spettacolo. Non è un caso che scenografi e sceneggiatori lavorino a stretto contatto, risultando fondamentali per la creazione di un mondo che possa fare sognare lo spettatore, che ha appunto pagato per quello. Nonostante nel campo del teatro, della televisione e del cinema esistano delle figure che lavorano nelle retrovie e che sono altrettanto importanti, lo scenografo ci mette sempre la faccia, in quanto il risultato del suo lavoro è il più visibile di tutti, ovvero l’ambientazione fittizia all’interno della quale si muovono gli attori e gli accadimenti.
Indice
Cosa Fa lo Scenografo
Come dice il nome stesso, lo scenografo è quella figura professionale responsabile delle scenografie, può lavorare per delineare gli aspetti scenici del palco di un teatro, di uno studio televisivo, di uno o più set cinematografici ed in generale di qualsiasi spettacolo o evento che preveda la presenza di un’ambientazione creata appositamente.
Come ti raccontavamo prima, lo scenografo è un creativo, che progetta le scene e che pensa quali materiali o forme possano essere le più giuste per creare un contesto appassionante, ma anche in linea con lo spettacolo e con l’idea del regista o dello sceneggiatore. Questo ovviamente significa che lo scenografo non ha mai carta bianca, ogni sua mossa deve essere coerente con il contesto storico all’interno del quale si muove lo spettacolo o il film, ma anche con le finalità di chi gestisce la regia, che potrebbe dunque puntare ad un forte realismo delle scene, o ad ambientazioni più eclettiche e futuristiche.
Vediamo cosa fa nel concreto lo scenografo. Definisce ogni singolo aspetto dell’allestimento, dunque studia il copione e le finalità del regista o dello sceneggiatore, e progetta una scena che sia coerente con le loro finalità, dal luogo fino agli oggetti di arredo. Ma va anche detto che lo scenografo non è un semplice progettista, una volta stabilita e delineata l’ambientazione ed i materiali per costruirla, è lo stesso scenografo che si occupa del montaggio e dello smontaggio delle scene. Oggi questa professione sta riscoprendo un grandissimo successo soprattutto in ambito teatrale, ma non vanno sottovalutate anche le scenografie museali, una nicchia che gode di grande rispetto, dato che il visitatore di un museo desidera in fondo partecipare anche lui ad uno spettacolo.
Se dal punto di vista pratico i compiti dello scenografo si esauriscono con la progettazione e con l’allestimento di una scena, con la selezione dei materiali e approvazione del regista, e nel pieno rispetto del copione ma con una certa libertà di mettere in moto la creatività, i suoi compiti vanno oltre a quello che è meramente visibile. Questo perché la scenografia è parte fondante del messaggio che uno spettacolo desidera comunicare al pubblico, dunque, in assenza di un bravo scenografo, uno sceneggiatore non riuscirebbe mai a veicolare le proprie intenzioni. Per questo è indispensabile che tra i due vi sia totale accordo. Ovviamente questo non deve fare pensare che lo scenografo sia solo un sognatore, ogni professionista che si rispetti deve anche confrontarsi con aspetti pratici e materiali quali il budget messo a disposizione dalla produzione, e ovviamente gli spazi adibiti alle scene che, nel caso dei teatri, sono spesso contenuti e dunque necessitano anche di un’ottimizzazione in questo senso.
Come Diventare Scenografo
Trattandosi di una professione creativa, il futuro scenografo ha a sua disposizione diversi percorsi formativi potenzialmente idonei per abbracciare questa professione. Generalmente la laurea principale per chi vorrebbe occuparsi di scenografia è il DAMS, Dipartimento Arte Musica e Spettacolo, ma non è raro che gli scenografi provengano anche da altri corsi di studio molto diversi, come per esempio architettura. In ogni caso, qualsiasi indirizzo universitario avente a che fare con lo spettacolo e le arti visive rappresenta un’ottima base di partenza per lo scenografo, una base alla quale, però, deve poi seguire una specializzazione, possibile grazie a corsi appositi, come per esempio il CSC o l’Accademia delle Belle Arti, che insegnano anche competenze relative al disegno e conoscenze sulla storia dell’arte. Va comunque specificato che la laurea, unita alla gavetta e al senso dell’estro, possono bastare per formare uno scenografo di assoluto valore e pronto per lavorare anche con grandi produzioni, perché, come ti abbiamo già sottolineato, ciò che conta è innanzitutto la creatività, poi supportata dalla professionalità.
Detto questo, la strada dello scenografo è in salita a partire dall’inizio. La gavetta è infatti indispensabile, e non di rado passa da esperienze stagionali presso i villaggi turistici, dove il budget è ridotto e paradossalmente le richieste della clientela sono elevatissime. Va poi detto che qualsiasi scenografo che desideri lavorare a livello professionistico, comincia sempre come aiuto scenografo, cercando di imparare dagli esperti tutti i trucchi ed i segreti del mestiere. Infine, il segreto per uno scenografo è sapere catturare le attenzioni di un regista o di uno sceneggiatore, una volta creata la relazione, difficilmente i due si separano, cosa che ovviamente garantisce ad uno scenografo una via preferenziale per lavorare. A volte capita che sia lo scenografo stesso a diventare regista o sceneggiatore, ma questi sono casi limite molto particolari.
Quanto Guadagna uno Scenografo
Lo scenografo è un artista che spesso compie un lavoro molto faticoso e che, salvo casi rari, difficilmente rispecchia la sua remunerazione. Volendo partire dalle basi, uno scenografo che comincia da giovane presso i villaggi turistici guadagna circa 400 euro al mese,arrivando anche a 1.200 o 1.300 euro al mese con il tempo, ma si tratta di un lavoro stagionale. Le medie, purtroppo, sono impietose anche nella televisione italiana, soprattutto per via della concorrenza internazionale, uno scenografo non affermato guadagna una media di 5.000 euro annui. La situazione migliora nettamente in campo teatrale, ma anche qui dipende dalla grandezza e dall’importanza delle produzioni che gestiscono lo spettacolo, la media in Italia, comunque, parla di una remunerazione di circa 15.000 euro annui. Un’ultima precisazione va fatta per chi lavora nel cinema ma con produzioni straniere, per chi riesce a fare carriera suscitando le attenzioni delle grandi produzioni, i guadagni annui possono anche arrivare a 40.000 euro.