In questa guida spieghiamo come diventare tecnico meccatronico e vediamo cosa fa e quanto guadagna un tecnico meccatronico.
L’interdisciplinarietà è una caratteristica che spesso appartiene a poche figure comparse di recente, e che alle volte può anche fare paura. Soprattutto ai ragazzi che approcciano corsi di laurea molto complessi, come quelli appartenenti al vasto mondo dell’ingegneria e dell’informatica. Ecco che il tecnico meccatronico è una di quelle professioni oscure, molto tecniche, che è davvero difficile spiegare semplificandone i tratti. Ma è naturale che sia così, considerando che questo professionista è un autentico tre in uno, il tecnico specializzato in meccatronica, infatti, si trova a dovere lavorare con apparecchi elettronici, software informatici e ovviamente sistemi meccanici. Di fatto, è lui che deve unire questi tre ambiti o discipline per automatizzare una macchina e per farle compiere ciò per la quale è stata programmata.
Il tecnico meccatronico, definito anche perito in meccatronica, è una figura poliedrica molto complessa da inquadrare. Questo perché, come abbiamo già specificato in precedenza, di fatto non opera in un solo settore, ma in tre, e lo fa contemporaneamente, cercando di trovare la quadra per giungere allo scopo finale, realizzare e progettare un macchinario o sistema che possa funzionare in modo autonomo, senza l’intervento dell’uomo o comunque tramite interventi limitati all’essenziale. In sintesi, il tecnico meccatronico funziona da collante tra tre discipline diverse, l’elettronica, l’informatica e la meccanica, e soprattutto svolge un lavoro che altri non sono in grado di fare, un comune informatico non riuscirebbe ad andare oltre la progettazione di un codice o software, così come un elettrotecnico o un meccanico non riuscirebbero a mettere mano ad un programma. Quindi la fatica e l’impegno che questa figura deve sostenere, triplica al pari delle sue responsabilità.
In realtà quella del meccatronico non è nemmeno una figura ufficialmente riconosciuta, ma si tratta solo di tempo. Presto anche il perito in meccatronica diventerà un profilo unico, con i suoi compiti specifici, e non più un semplice esperto varie disciplinare. Nell’attesa, però, le aziende non sembrano più di tanto interessate alla burocrazia, questa costante attenzione nei confronti del tecnico meccatronico è dovuta ad una richiesta altissima sul mercato. L’assenza di molte figure specializzate in questo ambito, non fa altro che premiare gli sforzi dei pochi che oggi, in Italia, stanno decidendo di puntare le loro carte su questa professione.
Indice
Cosa Fa il Tecnico Meccatronico
Il tecnico meccatronico ha un solo obiettivo, che a parole può anche suonare come semplice, coniugare i sistemi elettronici, i sistemi informatici e quelli meccanici, al fine di farli comunicare per fare funzionare una macchina in modalità totalmente indipendente.
Non a caso, il tecnico meccatronico oggi trova il suo principale impiego nel settore della robotica, ovvero uno dei più all’avanguardia e di prospettiva. Ovviamente, questa figura può anche operare ad un livello più basso, occupandosi per esempio dell’automazione dei macchinari industriali nelle fabbriche o dei sistemi di movimento nei veicoli.
Vediamo nel concreto cosa fa ogni giorno il tecnico meccatronico. Intanto progetta gli impianti industriali e studia se quel progetto può essere effettivamente realizzato nella pratica, e quanti degli obiettivi iniziali possono essere rispettati. Sempre secondo le tecnologie che ha a disposizione. Inoltre, il perito in meccatronica può anche intervenire sugli impianti meccanici costruiti da altri, in questo caso il suo compito è migliorarli ed ottimizzarli, magari riducendo le spese sugli scarti dei materiali o sui consumi energetici, rendendoli più performanti. Ma i compiti dell’ingegnere meccatronico sono anche altri, è lui che si occupa della progettazione e dell’assemblaggio delle varie componenti di una macchina, ma anche delle manutenzioni periodiche degli impianti.
Questo significa che il tecnico meccatronico è anche una sorta di supervisore, che ha il compito di individuare i guasti o le manchevolezze di un macchinario prima che diventi un costo aggiuntivo per l’azienda che lo possiede. Ma, come già detto, il tecnico meccatronico si occupa anche di elettronica e di informatica. Deve essere esperto di entrambe, sapere sempre cosa fare e anche utilizzare software informatici molto complessi, e programmarli se necessario. Risulta essere anche un esperto di centraline e di gestione automatica, non a caso, è spesso coinvolto nella realizzazione e nell’installazione di impianti di domotica. Infine, un’altra precisazione, il suo è un lavoro che presuppone grandi doti comunicative. Deve infatti interagire costantemente con gli altri reparti specializzati per fare parlare tra loro gli esperti di tre discipline molto distanti e non di rado si interfaccia anche con i clienti e con i fornitori.
Come Diventare Tecnico Meccatronico
Le conoscenze di un tecnico meccatronico, come detto più volte, deve includere conoscenze di informatica, elettronica, meccanica, elettromeccanica, automation, sistemistica CAD ed elettrotecnica. Questo significa che la formazione parte sempre dagli istituti tecnici, indirizzi in meccatronica e meccanica, per poi proseguire all’università con l’iscrizione a indirizzi di laurea quali ingegneria, e nello specifico l’indirizzo in ingegneria meccatronica. Poi è altamente consigliabile il conseguimento di un ulteriore master in meccatronica.
Ma questi percorsi, oltre ad essere molto lunghi e difficili, non rappresentano che le basi, il tecnico meccatronico, infatti, impara e si specializza soprattutto sul campo, grazie a tanti anni di duro lavoro e di sudore. Di contro, può lavorare praticamente ovunque, essendoci pochi specialisti, non di rado le aziende finiscono per contendersi lo stesso ingegnere in meccatronica, creando aste al rialzo.
Quanto Guadagna un Tecnico Meccatronico
Va prima di tutto fatta una premessa, in Italia, la crisi economica ha portato al taglio dei finanziamenti alla ricerca, e il taglio ha intaccato anche questo settore. Di contro, nel campo del privato, è possibile ottenere remunerazioni molto alte, ma bisogna anche sapere lavorare con precisione. Diciamo che nel nostro Paese un tecnico meccatronico guadagna in media 3.000 euro al mese, anche alla prima esperienza, e dunque ad un’età relativamente giovane. Considerando il particolare ruolo strategico di questa figura, di sicuro in futuro la situazione sul mercato del lavoro non andrà che a migliorare. In ogni caso, è davvero raro che un tecnico meccatronico alle primissime armi possa scendere sotto 1.500 euro mensili. Questo significa anche che le possibilità di fare carriera sono davvero elevate, soprattutto per chi riesce ad attirare le attenzioni delle multinazionali.