In questa guida spieghiamo come diventare tornitore e vediamo cosa fa e quanto guadagna un tornitore.
Oggi, in Italia, il comparto industriale rappresenta uno dei mercati professionali più appetibili per chi cerca lavoro, soprattutto per il fatto che sono numerose le aziende che ricercano personale specializzato in ambito meccanico. Da questo punto di vista, il tornitore è una figura professionale che oggi vanta numerose richieste da parte delle imprese che operano in questo settore così ricco di potenzialità lavorative. Come se non bastasse questo, un tornitore può avere ottime possibilità di assunzione con contratto a tempo indeterminato, oppure scegliere di lavorare come libero professionista. Per questo motivo, potrebbe esserti utile una guida completa sul tornitore, che possa spiegarti chi è, di cosa si occupa, come diventarlo e quanto può arrivare a guadagnare.
Il tornitore è l’operaio specialista che si occupa della tornitura, ovvero di quella fase di lavorazione dei metalli e del legno che avviene tramite un macchinario noto come tornio. Da sottolineare che, nonostante sia un operaio, il tornitore si occupa principalmente della fase di test dei programmi di lavorazione e della creazione di nuovi programmi, che verranno poi utilizzati da addetti con una diversa qualifica. In altre parole, il tornitore è una sorta di supervisore che opera a livello di collaudo, di programmazione, di formazione del personale operativo e di controllo.
Indice
Cosa Fa il Tornitore
Il tornitore è una figura specializzata dotata di una profonda conoscenza del tornio. Il suo lavoro è dunque occuparsi a tutto tondo degli aspetti relativi a questo macchinario. Per esempio, un tornitore si occupa di assemblare gli attrezzi da utilizzare insieme al torno, di montare il suddetto dispositivo, di testarne il funzionamento e di spiegare agli operai addetti come utilizzarlo al meglio e senza rischi.
Come se non bastasse ciò, il tornitore si occupa anche della modifica e della creazione dei programmi tramite i quali il tornio realizza e lavora i pezzi in metallo o in legno. Questo avviene nel caso dei macchinari a controllo numerico, che necessitano di essere impostati da uno specialista per funzionare correttamente. Inoltre, il tornitore si occupa anche della manutenzione e del collaudo, oltre che della realizzazione di prototipi per stabilirne il corretto funzionamento. Infine, questa figura professionale è anche responsabile della formazione del personale, illustrando il funzionamento del macchinario e ovviamente le norme relative alla sicurezza.
Come Diventare un Tornitore
Trattandosi di una mansione prettamente manuale, il tornitore deve possedere innanzitutto una certa abilità pratica. Ma prima di questo, è il caso di analizzare i titoli di studio necessari per chi vuole diventare tornitore, da questo punto di vista, è richiesto il conseguimento di un diploma di scuola media superiore relativo a indirizzi tecnico professionali, ed il successivo conseguimento di un titolo di specializzazione tramite corsi appositi, che provvederanno a fornire al futuro tornitore tutta una serie di conoscenze e di competenze indispensabili per potere operare con successo con i macchinari industriali, dei quali il tornio fa parte.
Uno dei motivi di ciò è il fatto che il tornitore non si limita ad utilizzare solo il tornio, ma è obbligato ad avere a che fare con una vasta serie di strumenti e di macchinari frequentemente utilizzati in ambito industriale e nelle officine, come, per esempio, le macchine fresatrici, le rettifiche e le macchine trapanatrici. Ciò significa che deve possedere ampie conoscenze tecniche, manualità e precisione sono caratteristiche indispensabili per utilizzare al meglio questi macchinari potenzialmente molto pericolosi.
Volendo entrare nelle specifiche relative alle scuole, gli istituti adibiti alla formazione primaria del tornitore sono l’IPSIA e gli istituti tecnico professionali per meccanici. Ma la formazione, come già sottolineato, non basta, un tornitore necessita di anni di esperienza per apprendere i trucchi del mestiere sul campo, e queste sono cose che si imparano solo cominciando a lavorare.
Proprio per questo motivo, generalmente, un tornitore parte con un ruolo in una piccola officina per poi passare ad aziende più grandi, fino ad intraprendere la strada di libero professionista, magari aprendo una propria officina e occupandosi della fase di tornitura per le aziende che decidono di esternalizzare questo compito.
Infine, da sottolineare che non esiste limite di età, anche un quarantenne che ha deciso di riqualificarsi può scegliere di frequentare un corso serale presso gli istituti indicati in precedenza, ed ottenere la suddetta qualifica. Come risulta essere ovvio che sia, però, le possibilità di carriera sono molto ridotte in caso di età avanzata.
Competenze di un Tornitore
Vediamo quali sono le competenze fattuali che vengono richieste al tornitore in fase di assunzione. Per iniizare la conoscenza pratica dei tipi di scalpelli che andranno montati sul mandrino del tornio per realizzare una certa tipologia di pezzi metallici ed in legno, dunque anche le capacità relative al montaggio dei suddetti strumenti.
Inoltre, il tornitore deve anche avere spiccate conoscenze relative al disegno progettuale, in quanto dovrà realizzare programmi specifici per impostare il torno e per consentire agli addetti di realizzare automaticamente quei pezzi previsti dal disegno industriale fornito dall’impresa. Infine, il tornitore deve anche sapersi muovere agilmente nell’ambito della manutenzione dei suddetti macchinari, e deve sapere esattamente come spiegare agli addetti il loro funzionamento. In altre parole, il tornitore è una figura completa, che parte da un disegno per impostare un macchinario e per rendere possibile la precisa lavorazione di un certo pezzo o componente industriale.
Ma c’è un altro aspetto che non deve mai mancare al futuro tornitore, la conoscenza dei computer. Questa figura professionale, infatti, deve anche possedere le necessarie competenze informatiche per lavorare con i programmi di tornitura e per creare nuovi programmi di lavorazione, che dovranno poi essere eseguiti dal macchinario.
Quanto Guadagna un Tornitore
Il tornitore, essendo una figura specializzata, guadagna uno stipendio medio superiore ad un semplice operaio, proprio per via della necessità per le aziende di affidare la fase di tornitura ad un professionista esperto del settore. Per questo motivo, un tornitore può arrivare a guadagnare circa 12000 euro annui già al primo anno di contratto, considerando che generalmente serve un anno di formazione, le prospettive economiche per questa figura sono assolutamente appetibili. Poi, con la pratica e con l’esperienza, il guadagno medio può salire fino ai 16000 o 20000 euro annui. Va poi specificato che i tornitori più esperti e capaci, dunque in grado di utilizzare strumenti informatici complessi, possono arrivare a guadagnare intorno ai 35000 euro all’anno.
Scegliamo di chiudere la nostra guida sulla professione del tornitore con un’importantissima specifica, attualmente il mercato del lavoro offre svariate posizioni aperte in questo ambito. Posizioni che rimangono vacanti perché al momento mancano figure specializzate in questo comparto. Questa è una notizia che dovrebbe spingere i giovani con interessi tecnici a valutare la professione di tornitore, perché il lavoro è di fatto assicurato, e gli stipendi, proprio per via della mancanza di concorrenza, possono diventare molto interessanti. Soprattutto quando si finisce per lavorare per le aziende leader del settore.