In questa guida spieghiamo come diventare brand manager e vediamo cosa fa e quanto guadagna un brand manager.
Attorno ai prodotti di un’azienda ruota un mondo sconfinato fatto di professioni, ognuna delle quali ha lo scopo di definire un certo aspetto del prodotto o della sua promozione. Del resto il successo che un qualsiasi prodotto riscontra sul mercato non è quasi mai casuale, ma spesso è il frutto di un’attenta analisi di ogni dettaglio riguardante la sua composizione, e ovviamente l’immagine percepita dai consumatori di un certo paese o mercato. Da questo punto di vista, il brand manager gioca un ruolo fondamentale, parliamo, infatti, di una figura professionale decisiva per la definizione delle strategie di marketing mirate alla promozione di una linea di prodotti. Oggi vedremo tutto ciò che c’è da sapere su questa professione.
Il brand manager è una figura di recente definizione, da quando il mercato si è riempito di prodotti provenienti da migliaia di aziende, si è reso necessario raggiungere con precisione assoluta un certo target, per potere ottenere successo a scapito dei concorrenti. Il brand manager, come dice il nome stesso, è la figura che si occupa della definizione del brand di un prodotto o della stessa azienda, nel caso in cui il prodotto corrisponda ad un servizio erogato su un mercato. Il suo scopo, dunque, è quello di aumentare e di migliorare la percezione dei consumatori nei confronti del marchio di un’azienda e dei prodotti ad essa associati, in modo da generare un guadagno crescente dalla loro vendita.
La logica è quella che vede il mercato come una sorta di scala dove ognuno dei gradini rappresenta il livello di apprezzamento da parte del cliente, che diviene sempre maggiore salendo. In sintesi, il brand manager svolge con successo il suo ruolo quando riesce a collocare un prodotto o il marchio che lo produce ad un livello accettabile di questa scala, in quanto ciò significherà scavalcare i concorrenti, aumentare le vendite e fidelizzare un numero di clienti che, quando dovranno ripetere un acquisto, penseranno immediatamente a quel marchio piuttosto che ad un altro.
Indice
Cosa Fa il Brand Manager
Il brand manager è una figura complessa, che richiede profonde conoscenze e capacità sia in ambito di analisi dei mercati che per quanto concerne le strategie comunicative a lungo raggio. Volendo semplificare i suoi compiti, il brand manager si occupa, come prima cosa, di assistere il product manager ed il project manager durante la definizione di un prodotto, dando la sua assistenza per realizzare qualcosa che sia in linea con un certo mercato ed una certa fascia di consumatori. Nonostante nelle piccole aziende questo triplice ruolo sia assunto da un singolo professionista, nelle aziende più grandi, e che dunque si occupano della produzione di diversi prodotti o servizi, il brand manager ha più un aspetto comunicativo e di marketing, in questi casi, infatti, il suo obiettivo è analizzare un mercato e gestire la fase di promozione di un prodotto, per spingere al massimo la sua vendita e soprattutto il suo apprezzamento presso una certa fascia di pubblico.
In altre parole, la prima cosa che fa è analizzare un mercato ed i competitor presenti, stabilendo quali sono i punti di forza di queste aziende e cercando di emularli ma sempre in chiave originale, differenziando un prodotto o servizio e tentando di soddisfare le esigenze ancora latenti di una fetta di mercato. Inoltre, il brand manager si interroga anche sul futuro, analizzando il mercato, cerca di capire quali saranno le strade che prenderà e quali saranno le nuove esigenze ancora inespresse dei consumatori, così da potere battere sul tempo le aziende concorrenti. In questo modo coglie due risultati, aumenta il fatturato dell’azienda per la quale lavora, e fissa nella mente dei consumatori un certo brand, spingendoli a ripetere l’acquisto in futuro fidandosi esclusivamente della notorietà che il marchio si è conquistato nel tempo.
Infine, il brand manager si occupa anche e soprattutto della comunicazione, stabilisce i canali attraverso i quali muovere la pubblicità, definisce gli annunci promozionali e cerca letteralmente di fare parlare un marchio, comunicando attraverso logo e confezionamento un messaggio che sia positivo e ideale per spingere all’acquisto i nuovi consumatori. Quando il prodotto viene ufficialmente lanciato sul mercato, è compito suo seguirne l’andamento e modificare in corsa le suddette strategie, in caso di momentaneo insuccesso.
Come Diventare Brand Manager
Non esiste un vero e proprio percorso obbligato per diventare brand manager. Questo è dovuto al fatto che questa figura deve sapere unire competenze relative al marketing, alle competenze relative alla comunicazione. Questo significa che per diventare brand manager una laurea in economia o in scienze della comunicazione può rappresentare un’ottima base di partenza, successivamente, però, si rende necessaria non solo una laurea specialistica, ma anche e soprattutto il conseguimento di un titolo di studio importante quale il master in marketing management.
Questo è dovuto al fatto che il master è un ottimo sistema per fortificare le conoscenze relative a questo settore, e per potere fare pratica da subito, frequentando uno stage presso le aziende partner dell’ente che eroga il master. Va comunque specificato che un brand manager non smette mai di formarsi e di studiare, in quanto deve sempre farsi trovare pronto ad ogni cambiamento del mercato, studiando nuove strategie o imparando ad analizzare quelle messe in campo dalle aziende concorrenti. Da sottolineare, poi, che inizialmente il brand manager sarà costretto a fare gavetta come assistente marketing, salvo poi occuparsi in pianta stabile del management dell’aspetto promozionale di un prodotto o di una linea di prodotti.
Quanto Guadagna un Product Manager
Per iniziare, è il caso di specificare che il ruolo di brand manager può non rappresentare un punto di arrivo, ma la base di partenza di una carriera ancora più ricca di opportunità professionali. Detto questo, un brand manager alle prime esperienze difficilmente arriva a guadagnare più di 12000 o 15000 euro annui, ma dopo un’esperienza triennale può arrivare ad uno stipendio di circa 35000 o 40000 euro. Più sale il numero di anni, più il brand manager può puntare a stipendi consistenti, fino a toccare una soglia di circa 50000 o 60000 euro con 10 o più anni di esperienza sul campo.
Come sottolineato in precedenza, però, il brand manager non può essere visto come una figura univoca e indipendente dalle altre, soprattutto considerando le aziende più grandi, che necessitano anche di responsabili in tal senso. Ecco perché un brand manager può diventare, in base ai risultati raggiunti in carriera, anche un marketing manager, con uno stipendio di circa 70000 o 80000 euro annui. Non si tratta certo del gradino più alto, il marketing manager può essere poi promosso a direttore del marketing o della comunicazione, arrivando a guadagnare stipendi annui da capogiro. In base alla sua bravura e alla sua esperienza, infatti, un professionista che parte come brand manager e che diventa successivamente direttore della comunicazione, può arrivare a guadagnare fino a 150000 euro annui, se non oltre. Tutto dipende non solo dall’esperienza, ma anche dalla creatività e dalla bravura nel trovare sempre vie diverse per impattare con successo un certo mercato con una certa strategia promozionale.