In questa guida spieghiamo come diventare project manager e vediamo cosa fa e quanto guadagna un project manager.
Nel campo dei lavori di origine americana, il project manager rappresenta sicuramente una delle figure più interessanti e di maggiore responsabilità all’interno delle aziende. Questo è dovuto al fatto che questo professionista si occupa a tutto tondo di un progetto e, per portare a termine la sua definizione, deve necessariamente possedere numerose competenze che sconfinano in diversi campi del management. Da sottolineare che, essendo una figura di recente definizione, è anche una di quelle che necessita di conoscenze nel campo del digital marketing e delle nuove tecnologie, al punto da rappresentare una delle professioni potenzialmente più interessanti e ricche di opportunità per un giovane.
Per iniziare va fatta una precisazione importantissima, il project manager non è un product manager, il che significa che la definizione di un progetto non corrisponde, o almeno non necessariamente, alla creazione e al lancio di un prodotto. Questo significa che un progetto possiede dei confini molto più ampi, potrebbe, per esempio, includere al suo interno uno o più prodotti, ma anche alcuni servizi correlati ed una serie di fattori dei quali, normalmente, un product manager non si occupa. Certo, va anche sottolineato che nelle grandi aziende queste due figure collaborano a stretto contatto, ma nelle piccole aziende esse possono in realtà confluire in un unico professionista.
Volendo sintetizzare ed essere chiari, il project manager è una figura che prende in carico la realizzazione di un progetto, o che addirittura propone l’idea per un progetto. Ma il project manager è anche un leader che fa capo all’ufficio del PMO, project management office, dunque un coordinatore che gestisce tutte le fasi del progetto, demandandone alcune specifiche parti alle altre figure all’interno dell’ufficio. Per comprendere il suo ruolo, potrebbe farti comodo la metafora dell’allenatore, da un punto di vista pratico il project manager fa poco, non scende mai direttamente in campo, ma gestisce a tutto tondo la sua squadra e ci mette la faccia, prendendosi la responsabilità dei fallimenti così come degli eventuali successi.
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Cosa Fa il Project Manager
Partiamo anche in questo caso da una premessa, ogni project manager gestisce un solo progetto alla volta, così come un allenatore guida una sola squadra alla volta. Il progetto del quale è responsabile può essere interno all’azienda, oppure richiesto da un cliente della stessa. Detto questo, vediamo cosa fa un project manager. Come prima cosa, crea un vero e proprio piano d’azione, project plan, all’interno del quale vengono definiti tutti gli aspetti del progetto, dall’idea di fondo agli obiettivi, passando per tutte le strategie per metterli in pratica, pratiche e teoriche, fino ad arrivare al budget e alle scadenze. Fatto questo, il manager dei progetti coordina il suo ufficio e supervisiona lo sviluppo del progetto, in questa fase il suo intervento è necessario per ridefinire in corso d’opera alcuni aspetti da correggere, e per proporre al suo team delle soluzioni ai problemi che potrebbero ostacolarne la realizzazione. Volendo entrare nello specifico, questa figura professionale è responsabile dei seguenti aspetti.
Definizione e rispetto dei tempi di realizzazione e consegna del progetto completo al cliente.
Definizione del budget e responsabilità sulla gestione economica del progetto.
Definizione delle risorse umane impiegate in ogni singolo aspetto del progetto.
Gestione delle risorse umane all’interno del PMO.
Test di eventuali prodotti per certificarne la qualità e l’assenza di rischi o difetti.
Gestione delle relazioni interpersonali con clienti e fornitori (negoziazione.
Inoltre, il project manager si occupa anche della redazione di tutta la documentazione necessaria per il progetto, e si prende anche l’impegno di redigere un documento di riepilogo all’interno del quale viene fornito un rendiconto all’azienda o al cliente di quanto fatto in sede di progettazione. Infine, occorre assolutamente sottolineare che una delle maggiori responsabilità del project manager è la supervisione del progetto in corso d’opera, deve essere lui ad indentificare gli aspetti da correggere, a coordinare al meglio le proprie risorse e a migliorare costantemente il processo produttivo.
Una piccola precisazione va fatta per le nuove figure che si occupano di gestione dei progetti che hanno a che fare con il digitale. Da questo punto di vista è possibile trovare diverse declinazioni moderne del project manager, dalle figure che si occupano di web management, fino ad arrivare agli ecommerce project manager. In ogni caso, questi ruoli sono significativamente diversi dal classico project manager, ma conoscerne l’esistenza è sempre utile.
Come Diventare Project Manager
Per diventare project manager la laurea è ovviamente obbligatoria, meglio ancora se seguita da un master di secondo livello. In ogni caso, a differenza di altre figure manageriali, non esiste un vero e proprio corso di laurea per diventare manager dei progetti. Il motivo è dovuto al fatto che, nonostante abbia la necessità di possedere competenze in grado di svariare dal campo economico a quello comunicativo, il project manager viene sempre scelto per un progetto particolare, ovvero operante in un ambito molto specifico. Dunque il suo intervento potrebbe essere richiesto per definire e coordinare progetti bancari, immobiliari, finanziari e persino giuridici, in sintesi, diversi tipi di laurea, come architettura, giurisprudenza, economia e ingegneria rappresentano solitamente la base di partenza per abbracciare questa professione. Va però sottolineato che una laurea in marketing e management può ugualmente fornire un buon punto iniziale, oppure rappresentare un’ottima specializzazione per completare le competenze acquisite. Infine, ultimamente alcuni enti molto importanti, come il Politecnico di Milano, hanno lanciato dei master specifici in project management.
Un project manager deve possedere, oltre alle conoscenze acquisite durante il proprio percorso di studi, anche una serie di competenze laterali che devono già sussistere a livello umano. In altre parole, il manager dei progetti deve essere un leader, ovvero deve sapere coordinare il proprio team tenendo in pugno la situazione e mantenendo sempre l’operatività delle risorse umane. Deve anche essere un grande comunicatore perché, oltre ai rapporti con le risorse interne al PMO e quelle appartenenti agli altri uffici che partecipano al progetto, deve anche saper gestire i delicatissimi rapporti col cliente e persino impegnarsi nelle trattative con i fornitori. Per il resto, le conoscenze tecniche e la capacità di rimediare alle imperfezioni sono assolutamente fondamentali.
Quanto Guadagna un Project Manager
Lo stipendio di un project manager dipende ovviamente dalle capacità e dall’esperienza, ma anche dal ruolo che ha scelto di occupare. Per esempio, un project manager può essere dipendente di un’azienda, oppure operare come consulente freelance e occuparsi di progetti su commissione. In media un project manager che lavora in Italia guadagna dai 30.000 euro ai 50.000 euro annui, ai quali possono aggiungersi bonus ed eventuali benefit come smartphone, tablet, auto aziendale e così via. Le prospettive economiche più interessanti, comunque, appartengono ai project manager che hanno fatto esperienza e che sono stati ingaggiati dalle aziende internazionali leader di uno specifico settore, in questo caso, infatti, la retribuzione media di un project manager può partire da 70000 euro e addirittura superare 100000 euro annui.